I ragazzi del branco restano in cella. La Corte di Cassazione conferma l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Salerno e rigetta il ricorso per due dei cinque ragazzi coinvolti. Gli ermellini hanno valutato le istanze di due dei minorenni, arrestati nel giugno scorso, per una violenza di gruppo in un garage di San Valentino Torio, rigettando entrambi i ricorsi presentati dagli avvocati Andrea e Valentino Miranda. La Cassazione conferma la decisione presa dai giudici del Tribunale del Riesame di Salerno – presidente Pasquale Andria – che aveva concesso i domiciliari a uno dei cinque coinvolti, confermando il carcere per gli altri tre. La difesa di uno dei cinque ragazzi accusati di stupro e sequestro di persona non ha mai presentato ricorso al tribunale del Riesame per la scarcerazione del proprio assistito. Confermate, le esigenze cautelari, dunque per i due minori detenuti dal 26 giugno scorso. I giudici del Riesame avevano scritto: «I ragazzi con costante intimidazione e anche con la repressione corporea tenevano la parte offesa soggiogata». Accanto alle valutazioni di legate all’episodio i giudici salernitani avevano paventato il rischio che i ragazzi del branco potessero avvicinare ancora la vittima o reiterare i reati. Pericolo che solo con la custodia cautelare in carcere poteva essere evitato. I cinque minori, alcuni studenti e operai, avevano costretto una ragazzina di Sarno allora 14enne a subire violenze sessuali. L’avevano stuprata a turno per circa un’ora, nel box di un garage nei pressi della villa comunale di San Valentino Torio. Una violenza di gruppo organizzata da alcuni di loro che ritenevano la ragazzina una “facile”. I giovani, a turno, avevano abusato di lei nonostante si fosse opposta, avesse fatto resistenza, urlato. Il racconto dei minorenni, identificati e fermati poche ore dopo l’episodio, era stato allucinante. Le loro giustificazioni, quelle dei ragazzi del branco, furono avallate da molti coetanei del paese che si era schierato in gran parte con gli arrestati e contro la ragazzina. Una violenza premeditata, innescata dalla circostanza, che uno dei ragazzi si era vantato di aver avuto con la ragazzina un rapporto sessuale alcuni mesi prima. Nel corso delle indagini i carabinieri acquisirono i filmati delle videocamere di sicurezza. Le immagini raccontavano i momenti in cui la ragazzina veniva trascinata a forza nel garage da due giovani. Quelli ai quali, martedì, i giudici della Cassazione hanno rigettato il ricorso per la scarcerazione senza rinvio. L’inchiesta al vaglio della Procura per i minori di Salerno potrebbe arrivare nei prossimi mesi a una conclusione, il processo per i cinque ragazzi del branco non è lontano. Gran parte delle prove acquisite nel corso di questi mesi, le testimonianze, oltre alle decisioni dei giudici che hanno valutato le accuse completano l’inchiesta su un episodio che ha avuto un clamore nazionale. Una vicenda che ha scosso profondamente non solo le due città ma tutto il comprensorio,(r.f.)