La morte di Azeglio Ciampi: il cordoglio di Napoli, citta’ riscattata dal ‘suo’ G7

Il Sud “meritava un segnale”, disse, e quindi il G7 del luglio 1994 si tenne a Napoli. La riunione dei grandi del mondo nella citta’ fu l’inizio del riscatto d’immagine del capoluogo campano. Carlo Azeglio Ciampi amava Napoli, dove tornava spesso soprattutto per riposare dalle fatiche del Colle a Capodanno, e Napoli ha amato molto il presidente. Diventato cittadino onorario nel 1995, l’anno dopo aver scelto da presidente del Consiglio una location cosi’ particolare per il G7, Ciampi, anche da Capo dello Stato ebbe sempre a cuore le sorti di chi abitava sotto il Vulcano, facendo scoprire a molti con le sue ripetute visite luoghi di cultura quali Capodimonte e bellezze paesaggistiche quali la costa di Posillipo. Nei suoi appuntamenti partenopei, non mancava mai la ‘tazzullela ‘e cafe” nello storico bar di piazza del Plebiscito e un contatto ‘ravvicinato’ con la gente. “E’ sempre stato vicino alla citta’ nei momenti belli e nei difficili. Un bacio, Presidente, e grazie”, scrive su Twitter Antonio Bassolino, che con lui, da sindaco di Napoli, divise il successo d’immagine di quel G7. “Alto senso delle istituzioni, passione politica, sobrieta’ e competenza. Addio a Ciampi, un grande italiano”, il tweet di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. “Profondo cordoglio” arriva a nome dell’Amministrazione dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Ciampi, scrive in una nota, era “un uomo legatissimo alla nostra citta’, rigorosa personalita’ delle istituzioni, antifascista. Napoli lo ricorda con affetto e deferente rispetto.


Articolo precedenteDonna morta per un albero caduto al Vomero: condannata solo la funzionaria comunale
Articolo successivoLa Carloni in Parlamento: “Contro le baby gang a Napoli serve un’azione decisa”