Napoli, è caccia ai killer che hanno scatenato “la gomorra” nel rione don Guanella

E’ caccia senza quartiere ai sicari che nel tardo pomeriggio di oggi si sono resi protagonisti di una sanguinosa sparatoria in pieno stile Gomorra: prima  cercando di utilizzare un bambino per far uscire allo scoperto la vittima designata e poi ferendo a colpi di pistola la mamma dell’uomo che si era posta come scudo per parare i colpi desinati a suo figlio. E’ successo al rione Don Guanella. I sicari sono attivamente ricercati. Dopo aver sparato alla donna, i killer hanno desistito dall’intento di ferire il figlio, che era nel terraneo al civico 56, e hanno abbandonato il piccolo a terra. Giuseppe Telese, questo il nome della vittima designata e mancata, noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti, è stato raggiunto di striscio da una pallottola a una caviglia, ma le sue condizioni non sono gravi. Fortunatamente il bambino è rimasto illeso, ma in via Don Guanella si è scatenato il panico: gente in strada e confusione. Amalia Sepe, a bordo di un mezzo del 118, è stata trasportata all’ospedale Cardarelli per due ferite al basso ventre e all’inguine, ma non è in pericolo di vita. Sull’episodio sta indagando la polizia che ha ricostruito la dinamica di quanto avvenuto e l’identità dei protagonisti della vicenda.

Questa la ricostruzione: Amalia Sepe stava tornando  a casa con le buste della spesa in mano e il nipotino in braccio ma ad attenderla davanti l’ingresso, trova i killer della camorra che per costringere il figlio della donna – loro unico obiettivo – a uscire allo scoperto, le strappano di mano il bambino e poi sparano. La donna, nell’estremo tentativo di salvare il figlio, si sacrifica mettendosi sulla linea di tiro dei sicari e viene ferita, due volte, all’addome e all’inguine, da altrettanti colpi di pistola. Raid fallito per i malviventi che, a questo punto, abbandonano il bambino a terra e scappano, mentre la gente, uditi i colpi d’arma da fuoco e le urla d’aiuto, accorreva. Non è la trama di una puntata di Gomorra ma la terrificante dinamica di un agguato avvenuto nel pomeriggio nel Rione Don Guanella di Napoli, in passato teatro di altri fatti di sangue. Il tutto è successo davanti l’ingresso di un terraneo di via Don Guanella, dove abita Giuseppe Telese, pregiudicato di 33 anni, obiettivo del commando che, secondo i primi accertamenti della Polizia, era composto da almeno due persone. La madre, Amalia Sepe, di 57 anni, anche lei pregiudicata, è stata raggiunta da due colpi di pistola, al basso addome e all’inguine. Il suo coraggioso gesto ha salvato la vita al figlio. Anche se ci sono stati attimi di terrore per la sorte del nipotino. La donna è stata soccorsa da un’ambulanza del 118 e ora si trova nell’ospedale Cardarelli. Sarà sottoposta a un intervento chirurgico ma, secondo i medici, non è in pericolo di vita. Giuseppe Telese, invece, è stato ferito di striscio a una caviglia. Nulla di grave. Sull’accaduto sono in corso indagini del commissariato Scampia. Un altro fatto di sangue dopo quello di due giorni fa, a Napoli, dove è stato ucciso un uomo di 38 anni, Giuseppe Guazzo, 38 anni, ritenuto dagli investigatori affiliato al clan Lo Russo. I killer sono entrati in azione, questa volta, in via Ansaldo, nel quartiere Chiaiano della città. Numerosi i colpi esplosi dai sicari. Almeno quattro quelli che hanno raggiunto Guazzo al capo. L’uomo è stato soccorso ma è deceduto poco dopo il suo arrivo nell’ospedale Cardarelli. Nel corso di una perquisizione che i carabinieri hanno fatto nell’abitazione di Guazzo sono stati trovati, nel vano ascensore del palazzo, armi e droga.

 


Articolo precedenteSbaglia manovra con trattore, crolla capannone, morto 67enne
Articolo successivoBomba nella notte a New York nel quartiere di Chelsea: 29 feriti