La notizia del furto delle offerte dei fedeli destinate a San Gennaro è stata comunicata ieri nella Cattedrale di Napoli da un sacerdote ai componenti della Deputazione di San Gennaro, che amministra la Cappella del Tesoro del Santo, dopo la deposizione delle reliquie del Patrono di Napoli, che sono state riposte al termine dell’ Ottavario della Festa. “Sono rimasto meravigliato e molto dispiaciuto – dice il Marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli,componente della Deputazione – anche perchè quelle elemosine sono distribuite ai poveri”. “Non conosco le misure di sicurezza in funzione negli uffici del Curia dove è stato compiuto il furto – aggiunge Sanfelice di Bagnoli – ma solo quelle dalla Cappella del Tesoro di San Gennaro, dove sono in funzione monitor e dove non si sono mai avuti tentativi di furto.
Erano i soldi destinati a pagare gli stipendi dei dipendenti della Curia quella che i ladri hanno portato via dalla Cassaforte di largo Donnaregina. Secondo quanto si e’ appreso, i banditi potrebbero essere entrati, nel corso della giornata, nei locali che ospitano gli uffici del parroco, nascondendosi e rimanendo cosi’, in orario notturno, per agire indisturbati. Non ci sarebbero, infatti, segni di effrazioni a nessuna delle porte e delle finestre nei luoghi in cui si e’ verificato il furto; la cassaforte, inoltre, risulta aperta da mani esperte. Il denaro che vi era custodito, precisano fonti della Curia, era contato e sarebbe servito per pagare gli stipendi dei dipendenti, il 27 del mese, appunto. Prelevato un pc attraverso il quale venivano registrate le immagini del sistema di sorveglianza; i ladri avevano anche tentato di spostare una telecamera, ma non riuscendovi hanno preferito portare via lo strumento che riceveva la registrazione completa delle immagini rimandate dal sistema. Ma ci sarebbero altre tracce video sulle quali sono al lavoro gli investigatori.