Napoli: indagine su diffusione video hard in chat, segnalati altri casi

Un fenomeno, quello dei video hot che si diffondono in poco tempo attraverso le app di messaggistica istantanea come Whatsapp, che “è in continua crescita” e dietro al quale “spesso ci sono anche vere e proprie estorsioni ai danni delle protagoniste”. L’analisi è del consigliere regionale campano dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che sta raccogliendo diverse segnalazioni di casi di video hot privati che circolano in rete senza l’autorizzazione dei protagonisti. Casi che ricordano quello finito tragicamente di Tiziana, la 31enne che si è tolta la vita a Mugnano, in provincia di Napoli, proprio dopo la diffusione contro la sua volontà di alcuni video hard che la vedevano protagonista. L’ultimo in ordine di tempo è quello di una giovane di Pozzuoli, il cui video ha avuto una rapida diffusione negli ultimi giorni; diffusione sulla quale indagano gli agenti della Polizia di Stato e la cui notizia è giunta anche al sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, che ha immediatamente informato la ragazza e la sua famiglia della vicinanza propria e “dei nostri servizi sociali, pronti a fornire il dovuto supporto”. Figliolia non ha esitato a definire l’episodio “raccapricciante”, spiegando che “cyberbullismo e mancanza di rispetto totale hanno preso il sopravvento”. Borrelli intanto sta raccogliendo diverse segnalazioni, tra le quali ne spicca una inquietante: “Purtroppo ci sono arrivate segnalazioni di richieste di denaro fatte alla protagonista di un video che sarebbe stata minacciata in rete se non pagherà una somma consistente”.


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