Omicidio Salzano a Ponticelli: dal cellulare della vittima la verità sull’agguato

Dall’esame del traffico in entrata e in uscita del telefono cellulare che Flaviso Salzano aveva addosso gli investigatori sperano di fare luce sull’ultimo omicidio di camorra in ordine di tempo a Napoli. Il sicario solitario che lo ha ucciso l’altra notte a  Ponticelli non ha portato via nella fuga lo smatphone della vittima. O ha avuto fretta perchè è arrivato quyalcuno oppure non immaginava che un latitante portasse con se il telefono. Un errore che potrebbe costargli caro perché dai tabulati gli investigatori contioano di risalire alle persone che sono state in contatto con Salzano nell’ultimo periodo durante la latitanza e soprattutto a colui che gli ha dato l’appuntamento mortale. La scheda, almeno stando i primi accertamenti, sarebbe intestata a una persona inesistente, circostanza ovvia per un ricercato. Ma i contatti e le ultime chiamate, in uscita e in entrata, sono rimaste lì e potrebbero condurre a una svolta nelle indagini. Di certo Falvio Salzano, fino al momento in cui è scattata l’ordinanza di custodia cautelare a suo carico, è rimasto nell’orbita dei De Micco. Ed è partendo da questo presupposto che gli investigatori  sono alla ricerca del movente dell’agguato, prendendo in considerazione soprattutto l’ipotesi di un segnale forte lanciato ai “Bodo” da uno degli altri clan interessati al controllo dei traffici di droga tra Ponticelli e dintorni. Ma anche in questo caso le piste sono più d’una e conducono a Cercola-Volla, al Rione De Gasperi, al lotto 0 e al Conocal. Senza togliere che, pure se in ultima analisi, la polizia non esclude una possibile epurazione interna perchè appunto salzano era diventato un personaggio scomodo anche per i De Micco.


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