“E’ il Napoli l’unica squadra che puo’ competere con la Juve. Gli azzurri giocano davvero bene, complimenti a Sarri che e’ bravo. Non ha risentito della partenza di Higuain”. Paolo Rossi, che venerdi’ scorso ha festeggiato 60 anni, individua nei partenopei i principali rivali dei bianconeri, grandi favoriti per lo scudetto nonostante una partenza balbettante almeno come gioco. “Non e’ cosi’ semplice e automatico ottenere tutto – sottolinea Rossi, ospite di ‘Pezzi da 90′ su Radio Onda Libera – Sulla carta e’ una spanna superiore a tutti per il potenziale della rosa. In questo momento deve trovare gli equilibri e sa che tutti l’aspettano al varco. Manca di brillantezza. La gestione di Higuain, Dybala e Mandzukic? Sono tre attaccanti molto diversi l’uno dall’altro. Higuain resta uno straordinario realizzatore con le sue caratteristiche. Non si puo’ discutere il potenziale offensivo dei bianconeri, specialmente Higuain”. Guardando alle altre realta’ del calcio italiano, Rossi si dice colpito dal Sassuolo “per quanto sta facendo ed e’ la dimostrazione che si puo’ fare calcio a certi livelli con una societa’ organizzata al meglio in una dimensione di 50 mila abitanti. Le risorse che ci sono vengono utilizzate benissimo e la squadra risponde sul campo. Anche il Chievo e’ una gran bella realta’ e ormai consolidata tenendo conto del bacino d’utenza molto limitato”. L’Inter e il Milan all’orientale sono invece rivelatori di un calcio che in Italia sta prendendo la strada dei padroni dall’estero. “Ormai i grandi imprenditori italiani che investono sul calcio non ci sono piu’, gli ultimi sono stati Berlusconi e Moratti. Si guarda all’Oriente dove ci sono i soldi veri, dove trovi il petrolio e la crescita economica notevole”.