Poggiomarino. Spinta, sequestrata in ufficio, presa a schiaffi e pugni. Lei che aiuta le donne vittime di violenza un tale orrore non pensava di doverlo vivere mai. Eppure è accaduto. Rosa Pepe, presidente dell’associazione Artemide, la onlus che si occupa di abusi e violenze sulle donne ha patito sulla propria pelle il sopruso. Solo che a riservarle quell’orrore non è stato un uomo bensì un’altra donna. E’ accaduto il 15 settembre scorso a Poggiomarino. Rosa Pepe, avvocato da tre anni impegnata con l’associazione no profit, nata con il patrocinio del Comune di Poggiomarino, è stata sequestrata nel suo ufficio di via Vittorio Emanuele III e barbaramente picchiata da una donna. Motivo? La donna, sua cliente, voleva la restituzione dell’onorario che le aveva versato perché la causa si era ormai chiusa. A salvare l’avvocato i carabinieri della stazione di Poggiomarino che arrivati sul posto hanno bloccato la cliente furiosa e liberato la professionista, ma il magistrato di turno della Procura di Torre Annunziata, nonostante l’episodio fosse gravissimo ha deciso che la donna – originaria di Torre del Greco ma da anni residente a Poggiomarino – non dovesse essere ammanettata.
Un episodio gravissimo, ricostruito dalla vittima e dagli inquirenti, nelle concitate ore successive al pestaggio. La cliente, R. P., appunto ha atteso che l’avvocato Rosa Volpe entrasse nel portone dello studio di via Vittorio Emanuele. Ci sono stati i primi scambi di battute, la cliente pretendeva la restituzione di quell’onorario – poche centinaia di euro – perché la causa in corso era ormai chiusa. L’avvocato ha provato a spiegarle che non poteva essere così e l’onorario andava a coprire una prestazione realmente offerta. Ma la cliente, inferocita, non ha voluto sentire ragioni. Ha strattonato l’avvocato fino a spingerla nello studio. Poi, ha chiuso la porta ed ha preso le chiavi per impedirle di uscire ed ha cominciato a malmenarla. Schiaffi, pugni, con l’unico scopo di farsi restituire i soldi. A salvare la presidente di Artemide da conseguenze ben più gravi, l’arrivo dei carabinieri che hanno bloccato la cliente e l’hanno portata in caserma. Ma lì si sono dovuti arrendere alla decisione del magistrato di turno: la signora è stata lasciata libera. E’ indagata. La sua vittima, l’avvocato Rosa Volpe, ha sporto denuncia. Ha spiegato cosa è accaduto e le assurde pretese della donna. Ha raccontato di essere vittima di quella violenza che tante volte aveva sentito narrare dalle donne vittime di soprusi e maltrattamenti, allo sportello Artemide che da tre anni lotta accanto alle donne in difficoltà . Questa volta, la vittima è stata proprio lei. E il carnefice un’altra donna che è libera e che in qualsiasi momento potrebbe ripiombare nel suo studio per farle ancora del male.
Rosaria Federico