Un raid incendiario che ha provocato danni per 100mila euro e riacceso clamorosamente i riflettori sul racket a Secondigliano. L’altra sera un gruppetto di malviventi, almeno tre, ha distrutto con un’azione di tipo militare un negozio di vendita, ricambi e assistenza per motorini in Cupa dell’Arco: “Modeland”. Per gli investigatori, che hanno raccolto le dichiarazioni del proprietario, gli investigatori non hanno dubbi: si tratta di un atto camorristico. Il problema è capire quale clan abbia agito con la consueta tecnica: prima si colpisce il bersaglio e poi si va a trattare da una posizione di forza. Il gestore, come riporta Il Roma, ha infatti dichiarato di non avere ricevuto minacce estorsive. L’incendio, sicuramente doloso, si è sviluppato nella serata di sabato e le operazioni spegnimento dei vigili del fuoco sono durate fino a notte inoltrate. . I malviventi sono penetrati nell’esercizio commerciale dai due ingressi: il principale e il secondario, entrambi chiusi da una porta. Per entrare sono stati tranciati i lucchetti che le proteggevano. Erano almeno in due, con un terzo complice ad attenderli in auto, avevano una tanica di benzina. Hanno cosparso il pavi- mento di liquido, appiccando poi il fuoco. Le fiamme si sono sviluppate rapidamente e dopo pochi minuti, mentre i malviventi probabilmente erano ancora in zona per fuggire, è giunta una chiamata allarmata al 113.