Riforma all’Inpgi: giornalisti in pensione a 62 anni ma con 40 di contributi

Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto ha oggi approvato all’unanimita’ di tutti i suoi componenti, un pacchetto di misure in materia previdenziale e contributiva volte a garantire la sostenibilita’ nel medio-lungo periodo dell’lnpgi. L’intervento si e’ reso necessario a fronte del perdurare dello stato di crisi del settore editoriale che ha comportato una contrazione del 15% dei rapporti di lavoro denunciati all’lnpgi, un contestuale incremento del 30% della spesa pensionistica nonche’ un continuo ricorso agli ammortizzatori sociali a carico dell’Istituto. Le principali misure approvate riguardano in particolare: 1) la modifica dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia che vede incrementare, progressivamente nel triennio 2017-2019, l’eta’ anagrafica richiesta, fino ad elevarla a regime a 66 e 7 mesi; 2) la modifica dei requisiti di accesso alla pensione d’anzianita’, che prevede un progressivo innalzamento dell’anzianita’ contributiva fino ad arrivare nel 2019 a 40 di contribuzione con 62 anni di eta’; 3) in attuazione dei consolidati principi giuridici vigenti nell’ordinamento, tali misure non avranno alcun effetto nei confronti di coloro che, entro la data del 31 dicembre 2016, abbiano gia’ maturato i requisiti previsti dalla normativa previgente per l’accesso ad un qualunque trattamento di pensione, che – pertanto – potranno continuare ad accedere ai trattamenti pensionistici gia’ maturati in qualsiasi momento anche successivo all’entrata in vigore dei nuovi requisiti; 4) l’introduzione del sistema di calcolo contributivo di cui alla legge n. 335/1995 per le contribuzioni successive al 1/01/2017.Le misure approvate hanno altresi’ previsto l’istituzione di un contributo aggiuntivo di disoccupazione dell’1,4%, a decorrere dal 10 gennaio 2017, per i rapporti a termine, a carico del datore di lavoro, riferito ai soli rapporti di lavoro a tempo determinato instaurati per causali diverse dalla sostituzione di personale temporaneamente assente. La delibera del Consiglio prevede inoltre – per consentire approfondimenti e riflessioni – la necessita’ che in tempi brevi venga istituito un apposito tavolo tecnico nell’ambito del quale portare avanti l’esame di alcuni temi che riguardano il finanziamento degli ammortizzatori sociali, l’agevolazione della gestione del turn-over aziendale mediante forme di flessibilita’ in uscita e un’ulteriore revisione della disciplina di accesso al trattamento di disoccupazione. Il Consiglio di amministrazione ha inoltre approvato a maggioranza, con due voti contrari, l’introduzione di un contributo straordinario di partecipazione al riequilibrio finanziario della Gestione previdenziale da applicare, in via temporanea per la durata di 3 anni a decorrere dalla data di approvazione dell’odierna delibera, a tutti i trattamenti di pensione erogati dall’Inpql, di importo pari o superiore a 38.000 euro lordi annui, con percentuali crescenti in base alle diverse fasce reddituali. “Questa riforma rappresenta – ha dichiarato la Presidente dell’lnpgi Marina Macelloni – un passo importante per la messa in sicurezza dei conti dell’Istituto a fronte di una crisi del settore editoriale che non accenna ad attenuarsi. La stabilita’ prospettica dei bilanci e’ il fondamento principale dell’autonomia dell’Ente e consente di garantire il futuro previdenziale delle generazioni piu’ giovani. Le misure approvate oggi chiedono un sacrificio a tutta la categoria proprio in nome di questo obiettivo comune. Considero un segnale di grande assunzione di responsabilita’ che il corpo centrale della riforma sia stato approvato con l’unita’ di tutti i suoi componenti”.


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