Salerno, nuova inchiesta sulle Fonderie Pisano per 45 morti sospette

Mentre la proprietà delle Fonderie Pisano di Salerno sceglie di mettere tutti i lavoratori in mobilità per mancanza di commese  il pm Roberto Penna della Procura di Salerno indaga su 45 morti sospette. Le cartelle cliniche dei cittadini di Salerno morti in questi anni con diverse patologie sono arrivate sul suo tavolo.Si indaga per omicidio colposo plurimo. E’ questo il terzo filone dell’inchiesta sulle Fonderie Pisano e nei prossimi giorni la Procura provvederà a nominare i propri periti per un’analisi delle cartelle cliniche, così da verificare se ci sia davvero una corrispondenza tra le malattie e le polveri emesse dall’azienda di via dei Greci. Il sostituto procuratore Penna potrebbe affidare l’incarico ad una triade di esperti formata da un docente universitario e due medici oncologi. Come riporta l’edizione salernitana de Il mattino il compito dei periti sarà anche quello di analizzare l’esistenza di eventuali corrispondenze tra le malattie e lo stile di vita dei pazienti, quindi l’esistenza di patologie genetiche.Un lavoro lungo e delicato anche perché attribuire una esatta corrispondenza tra l’insorgenza delle malattie e l’esistenza della fabbrica è  abbastanza ardua, soprattutto perché bisognerà vedere anche il livello di inquinamento cittadino nel periodo precedente l’insorgenza della mallattia e le ore trascorse dal paziente in quella data zona nel momento in cui il livello di inquinamento era elevato. Anche la tipologia di malattia, secondo gli esperti, varia a seconda del tipo di inquinamento ambientale: le polveri sottili, ad esempio, possono produrre soltanto alcune patologie tumorali e non altre. A segnalare i casi in Procura, ben 214 in tutta la Valle dell’Irno, fu il comitato Salute e vita: duecentoquattordici nomi a corredo di una dettagliata denuncia. Un primo screening dei casi, però, è stato fatto dai carabinieri del Nas di Salerno che hanno dovuto faticare non poco per recuperare tutta la documentazione. Molti di questi pazienti, difatti, erano stato in cura in ospedali diversi sparsi su tutto il territorio nazionale. Di quesi 80 stanno ancora lottando contro la malattia, 134 sono morti. Assieme all’elenco di nominativi, agli inquirenti fu consegnata anche una mappa che evidenzia la distribuzione dei casi sul territorio, nelle zone in linea d’aria più vicine all’impianto e che ricadono nei Comuni di Salerno e Pellezzano. Il quartiere da cui sono partite maggiori segnalazioni è quello di Matierno: 35 deceduti e 21 malati. I dati vanno dal 1980 fino ai primi mesi del 2016.


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