Salerno, pestaggio ai promoter per gestire le serate nelle discoteche: due arresti. Le intercettazioni choc

Salerno. Guerra per la Movida a suon di pestaggi e minacce ai Pr per accaparrarsi fino all’ultimo cliente. Due arresti e tanti retroscena inquietanti nell’inchiesta della Procura di Salerno, coordinata dal pm Elena Guarino. A dicembre il sequestro di persona di due Pr salernitani, un pestaggio nel parcheggio di Piazza della Concordia per convincere i due a procacciare clienti a due famosi locali salernitani, Sea Garden e Dolce vita. Ieri Alessandro Boccia, 45 anni residente a Pontecagnano è finito in carcere, mentre Cosimo Cataldo di Battipaglia ai domiciliari. Indagato Armando Mirra, con l’accusa di illecita concorrenza. I primi due sono accusati di sequestro di persona e tentata estorsione. Boccia e Cataldo, inchiodati dalle prove raccolte dai carabinieri, mezz’ora dopo la mezzanotte del 29 dicembre prelevarono dinanzi al bar “In centro” di lungomare Trieste due pr che da un paio d’anni avevano smesso di collaborare con Boccia e stavano organizzando serate per altri locali, tra cui il Prince nella zona orientale e il “Rocce rosse” al di sotto dell’hotel Baia. Le indagini dei carabinieri coordinati dal maggiore Alessandro De Vico hanno ricostruito che i due promoter furono spinti in auto con la forza, che le chiusure della sicurezza furono abbassate e che già nell’abitacolo Boccia si sarebbe scagliato contro di loro prima con un pugno e poi spingendo la testa di uno dei due contro un finestrino. Il resto è avvenuto nello slargo sottostante piazza della Concordia: pugni e testate, un pestaggio che non si sarebbe placato nemmeno quando una delle due vittime si mise in ginocchio. Cataldo non avrebbe partecipato, limitandosi a presenziare alla scena, mentre Boccia avrebbe accompagnato l’aggressione con minacce di conseguenze ben più gravi, tali da indurre le vittime a subire senza nemmeno accennare una reazione. Non si erano neanche fatti refertare in ospedale ed è stato solo dopo la denuncia del titolare di un altro locale (a cui avevano riferito le minacce) che hanno confermato i fatti. L’ultimo motivo di scontro sarebbe stata l’organizzazione dell’aperitivo di Capodanno al bar “In centro”, che il gruppo “La nuit” rivendicava per sé e il titolare dell’esercizio stava invece per affidare al sodalizio del “Cult clubbing”. Mirra se n’era lamentato al telefono, ma gli attriti erano iniziati già nei mesi scorsi perché riteneva che i suoi vecchi pr stessero operando in maniera scorretta, contattando i suoi “agenti” per organizzare serate in locali concorrenti. Boccia è accusato di essere già intervenuto con schiaffi e minacce, millantando rapporti con persone “di strada” per convincere i due aggrediti a lavorare per lui. «Particolari sconcertanti circa le modalità di gestione del business delle discoteche». Lo scrive il giudice delle indagini preliminari Renata Sessa nell’ordinanza con cui dispone l’arresto di Alessandro Boccia e Cosimo Cataldo. Particolari che sarebbero emersi durante l’acquisizione delle testimonianze di alcuni pr che lavoravano nella movida di Salerno e della Costa Sud, e su cui il gip chiede di approfondire le indagini, per squarciare il velo su un mondo che si sospetta possa celare ben più di un episodio.

“Vi ho portato qua perché dovete capire che la prossima volta vi butto sott’acqua, vi lascio sulla sedia a rotelle… non sapete nemmeno cosa ho in macchina”. Questo il tetso di una intercettazione choc e delle pesanti minacce lanciate da Alessandro Boccia ai due malcapitati pr quella sera del 30 dicembre scorso e contenute nell’ordinanza di custodia cautelare. Anche l’indagato Alessandro Mirra non è da meno con le minacce.  Il 20 maggio 2015 alle 3.15 del mattino invia infatti un messaggio sul cellulare di uno dei due pr “intimandogli” scrive il gip «che avrebbe dovuto interrompere la promozione della serata in programma per il 30 maggio presso la Baia dei delfini per evitare che questa struttura entrasse in competizione con il Dolce vita: mi dirai sicuramente di non saperne nulla – scrive nel messaggio – ma ti informo che se ti permetti ancora di chiamare pr miei per il 30 maggio alla Baia dei delfini (di sabato e vicino al Dolce vita) mi regolerò di conseguenza”. Tre o quattro giorni prima di capodanno 2016 sempre Mirra parlando con alcune persone vicine ad uno dei due ragazzi, ha apertamente detto di essere “molto arrabbiato” con con M.I. che stava organizzando presso il bar In Centro l’aperitivo di fine anno2 perché insieme ad A.F. “si erano permessi di organizzare un aperitivo per il 31 dicembre mancandogli di rispetto”. Il 27 dicembre, sullo stesso argomento, Boccia telefonò a M.I. minacciandolo e aggiungendo: “se questa conversazione telefonica è sentita dai carabinieri me ne frego”.

(nella foto da sinistra Alessandro Boccia e Cosimo Cataldo)


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