Scacco ai narcos dei Monti Lattari, distrutte 342 piante di marijuana “autofiorente”

Lettere. Piante autofiorenti per incrementare la produzione di cannabis indica: scoperta e distrutta la piantagione ‘sperimentale’ dei narcos dei Monti Lattari. Trecentoquarantadue piante di marijuana sono state sequestrate e distrutte dai carabinieri della stazione di Gragnano, in collaborazione con i colleghi di Castellammare e Vico Equense, e il corpo Forestale dello Stato in un appezzamento del demanio. Una piantagione ‘sperimentale’ formata da piante autofiorenti che arrivavano all’altezza di quasi cinque metri. Arbusti particolari sui quali i narcos dei Lattari hanno puntato per aumentare la produzione e soprattutto velocizzare i tempi di crescita. Le piante sono state distrutte, dopo la campionatura, sul posto. Un affare da milioni di euro quello dei narcotrafficanti-contadini dei Monti Lattari che negli ultimi mesi stanno vivendo tempi duri, non per l’inclemenza della natura – come succede spesso ai contadini veri – ma per la stretta delle forze dell’ordine che sta rastrellando le zone impervie di montagna tra Lettere, Gragnano e Vico Equense alla ricerca dei campi di Cannabis indica. La scoperta dell’altro giorno è stata incredibile. Quegli arbusti altissimi si muovevano sulle teste dei rappresentanti delle forze dell’ordine come piante di alto fusto della foresta amazzonica. Le nuove piante di marijuana importate dai narcos dei Monti Lattari sono cadute sotto il peso delle ruspe. I militari cercano di individuare i contadini, responsabili della piantagione, un lavoro difficile visto che le piante erano coltivate in un terreno demaniale. Nel corso dei recenti blitz delle forze delle forze dell’ordine sono state distrutte, sui Monti Lattari, circa 17mila piante per un valore di circa 20 milioni di euro. Il sequestro più importante è avvenuto agli inizi di luglio quando i carabinieri rinvennero e bruciarono 8mila piante tra le località Fondica, via del Balzo e Monte Muto, nel comune di Gragnano. Marijuana sottratta al mercato della camorra. Tempi duri per i narcos locali. In fumo la marijuana e anche …. il fumoncello.


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