Scafati, cadde e morì in chiesa durante un funerale: a giudizio medico del 118

Scafati. Cadde e battè la testa in chiesa al funerale del consuocero, morì quattro giorni dopo in ospedale. Per quella morte sarà processato il medico del 118 che visitò Michele Vertolomo, il 71enne di Sant’Antonio Abate, il 12 giugno dello scorso anno. Il giudice per le udienze preliminari, Paolo Valiante, ha rinviato a giudizio Carlo De Conte, il medico del 118 che quella mattina visitò in chiesa l’anziano e poi andò via. Michele Vertolomo stava uscendo dal confessionale quando cadde battendo la testa, i familiari si preoccuparono, il sacerdote fece chiamare l’ambulanza ma dopo le prime cure i medici non lo trasportarono in ospedale. Il 12 giugno scorso scorso, il pensionato di Sant’Antonio Abate era arrivato insieme ai familiari a Scafati per dare l’ultimo saluto al consuocero Francesco Di Maio, morto a Fabriano dove si era trasferito per delle cure e padre di un noto commerciante scafatese. Quella mattina, alle 9,30, il pensionato volle prima confessarsi e nella chiesa inciampò. Il colpo violento procurò un taglio alla testa con un evidente ematoma. Dopo il primo soccorso il personale medico non consigliò il ricovero per un sospetto trauma cranico, Dopo aver partecipato al funerale del consuocero, Vertolomo era ritornato a casa a S. Antonio Abate. In tarda mattinata, aveva cominciato a sentirsi male: vomito, mal di testa. Chiari sintomi di un trauma cranico. I familiari lo trasportarono subito all’ospedale di Castellammare, ma vista la criticità delle sue condizioni fu trasferito in coma all’ospedale Cardarelli. Furono subito allertati i carabinieri che inviarono una relazione alla Procura di Nocera Inferiore, visto che la caduta e il soccorso erano avvenuti a Scafati nella chiesa di San Vincenzo. Quattro giorni dopo, il 71enne pensionato di Sant’Antonio Abate morì. Il pm Roberto Lenza aprì un fascicolo d’inchiesta e fu disposta l’autopsia sul corpo della vittima. Quel trauma cranico poteva avere conseguenze meno nefaste se i medici del 118 che intervennero avessero disposto il ricovero dell’uomo. Le cause della morte furono proprio determinate, infatti, dalla caduta accidentale. Nei giorni scorsi, il Gup Paolo Valiante ha rinviato a giudizio il medico identificato nell’immediatezza. Il dottore, accusato di omicidio colposo, dovrà comparire dinanzi al giudice monocratico Tarallo il prossimo 6 dicembre. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile con l’avvocato Gianluigi Di Ruocco. Secondo la Procura, il professionista arrivato in soccorso del pensionato ha sottovalutato le sue condizioni di salute, tanto che poche ore dopo Vertolomo aveva già un’emorragia diffusa che lo portò al coma e alla morte.(r.f.)

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