Duecento ragazzi, in grandissima parte campani. Primo fra tutti, Riccardo Sabbatini, che ha totalizzato 880 punti tra quelli al test e quelli ottenuti al colloquio. Ma non mancano le sorprese, con uno dei vincitori della selezione che giunge addirittura da oltre oceano, dal Messico. La graduatoria era attesa sin dalla fine della scorsa settimana, quando si sono conclusi i colloqui motivazionali cui hanno avuto accesso 301 dei 500 candidati che avevano superato i test.
Quasi tre quarti dei giovani che parteciperanno ai corsi Apple per sviluppatori di app sono dunque campani. Sono 145 su 200. I non campani sono 46, e 9 sono gli stranieri, che hanno ottenuto quasi tutti punteggi molto alti piazzandosi tra i primi cento selezionati dalla commissione presieduta dal professore Giorgio Ventre. Il decreto con la graduatoria dei vincitori della selezione per l’Academy Apple-Federico II è stato firmato ieri sera dal rettore dell’ateneo Gaetano Manfredi e dal direttore generale Francesco Bello.Ma solo questa mattina gli uffici hanno dato il via libera alla pubblicazione degli elenchi. La graduatoria conta 200 giovani, che vanno divisi in due gruppi: i primi cento cominceranno i corsi il 6 ottobre, gli altri aspetteranno gennaio. Ma solo i primi dieci tra loro, dunque i migliori, quelli meglio piazzati in graduatoria, accederanno alle borse di studio da 800 euro al mese predisposte dalla Apple. Gli altri dovranno contare sulle risorse della Regione, che ha pubblicato un bando in proposito, aperto a tutti gli atenei della Campania.
“Un trampolino di lancio importante per questi ragazzi eccellenti e davvero motivati”. Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II di NAPOLI, parla così della iOS Academy della Apple, la prima in Europa, il cui corso inizierà, per una parte dei 200 ragazzi che hanno superato le selezioni, il prossimo 6 ottobre. “Sono 150 su 200 i ragazzi campani che hanno superato le prove – afferma – segno che la qualità del nostro capitale umano è molto alta e Apple ha fatto bene a investire a NAPOLI”. Il rettore evidenzia anche la presenza, tra gli altri 50 ragazzi, di studenti provenienti da altre regioni italiane e da altri paesi. “Perché questo è un progetto globale – spiega – che parte da NAPOLI ed è globale”. Il corso per sviluppatori delle App della Apple, al pari di altre iniziative che la Federico II sta mettendo in campo, sono “la strada giusta per offrite opportunità di qualità ai nostri giovani”. Un modo per offrire una possibilità, quella giusta, di non essere cervelli in fuga. “Ci siamo noi in primis come università, ma anche tutto il sistema Campania – aggiunge – Atenei, mondo produttivo. Abbiamo ricevuto molte istanza da imprese sia campane sia multinazionali”. Accanto ai corsi destinati ai ragazzi, ci sono anche quelli di formazione per i docenti dell’Academy che terminano oggi. “Ci sono tecniche didattiche davvero innovative – prosegue Manfredi – A conferma del fatto che l’Academy è un’esperienza sia per gli studenti sia per chi insegna”. L’auspicio è che questo modello didattico possa essere replicato anche nei Dipartimenti “adeguandolo alle singole specificità”. Il 6 ottobre, data di inizio del corso, al campus di San Giovanni a Teduccio, NAPOLI est. ci sarà una cerimonia inaugurale e, di sera, sempre una festa aperta a tutti, anche alla città. Sono stati, in tutto, 4174 i ragazzi che hanno partecipato alle selezioni per i 200 posti a disposizione per il primo anno. I candidati hanno superato due prove. La prima, scritta, è consistita in un questionario con un pacchetto di 30 domande. In 300, poi, sono stati ammessi al secondo step, un colloquio motivazionale, da tenere in inglese, per poter accedere infine all’Academy, per lo sviluppo di app. I corsi inizieranno a ottobre per un primo gruppo di studenti composto da 100 ragazzi, per gli altri l’avventura comincerà a gennaio. Ogni ciclo di studi ha la durata di nove mesi. Il primo gruppo, quello che inizierà il prossimo ottobre, terminerà la sua formazione a giugno 2017. Per i ragazzi del gruppo di gennaio, il corso andrà avanti fino al settembre 2017.