La Procura di Torre Annunziata ha chiesto l’archiviazione per venti tra consiglieri e assessori comunali ai quali si contestava di non aver dichiarato l’esistenza di cause di incompatibilità con la carica come cartelle esattoriali e multe da pagare al Comune di Sorrento.La pm Antonella Lauri, titolare del fascicolo, ha riconosciuto la scarsa rilevanza del fatto per una parte degli indagati. Per altri, invece, le indagini hanno portato gli inquirenti addirittura a escludere la commissione del reato di falso ideologico in atto pubblico. Il pm ha ritenuto convincenti le spiegazioni fornite dagli esponenti politici che, a febbraio, si erano visti notificare un avviso di conclusione delle indagini dalla polizia municipale e avevano successivamente scelto di farsi ascoltare e di presentare memorie difensive proprio per chiarire le rispettive posizioni. La mancata dichiarazione dell’esistenza di contenziosi con il Comune poteva costare caro a ben quattro assessori: Massimo Coppola, Mario Gargiulo, Maria Teresa De Angelis e Rachele Palomba. Stesso discorso per i consiglieri Federico Cuomo, Mariano Gargiulo, Salvatore Di Leva e per il presidente dell’assemblea cittadina Emiliostefano Marzuillo. A questi si sommano altri dodici protagonisti della vita politica cittadina tra il 2010 e il 2015 poi coinvolti nel «Multagate»: gli ex assessori Giuseppe Stinga e Federico Gargiulo, l’ex presidente del Consiglio comunale Mario Acampora e gli ex consiglieri Rosario Fiorentino, Antonino Maresca, Antonino Acampora, Emilio Moretti, Gianluigi De Martino, Antonino Spartano, Steven Scarpato, Francesco Saverio Russo e Umberto Gargiulo. Ora si aspetta la decisione del gip.