Roma. “Il Tar del Lazio, con una serie di provvedimenti, accoglie i ricorsi Udu” relativi alla “chiusura anticipata delle graduatorie per i corsi ad accesso programmato dello scorso anno. Tale chiusura era stata disposta con il decreto ministeriale 50 dell’8 febbraio 2016. Le ordinanze riguarderanno quasi tutte le Università italiane: Federico II, Tor Vergata, Sapienza, SUN, Messina, Bologna, Pisa, Molise, Salerno, Ferrara, Catanzaro, Chieti, Perugia e Lecce”. Lo ricorda l’Unione degli Universitari (Udu) in una nota. “Dopo una lunga battaglia caratterizzata da accoglimenti e rigetti, e dopo che il Consiglio di Stato aveva ordinato di far scorrere le graduatorie, il Tar Lazio – afferma Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale Udu – con i provvedimenti di oggi ha deciso di far ammettere gli studenti ricompresi tra i posti disponibili. Tali ammissioni avverranno in sovrannumero e riguarderanno più di mille studenti vincitori di concorso, i quali però a causa del decreto ministeriale 50 hanno comunque perso un anno di studi. Avevamo subito denunciato come la scelta del Miur di anticipare la chiusura delle graduatorie fosse profondamente sbagliata. Stando a quanto disposto nel Bando relativo ai test 2015, e quindi ai relativi posti messi a disposizione per l’anno accademico 2015/2016 nelle facoltà ad accesso programmato, molti studenti – conclude Marchetti – erano risultati vincitori e quindi in attesa di essere assegnati ad una sede”.