E’ morto dopo 48 ore di agonia e i genitori hanno deciso di donarne gli organi. Una storia d’amore, in una vicenda tragica quella di Antonio Panico il 12enne investito davanti alla gelateria ‘La scimmietta’ di Afragola in viale della Resistenza. Ieri il ragazzino, investito da un 19enne in sella ad uno scooter, ha smesso di respirare. Era stato per 48 ore in coma farmacologico, dopo un delicato intervento chirurgico. Il decesso è stato registrato poco dopo le venti dai medici del Secondo Policlinico di Napoli, dove era stato trasferito dopo un primo ricovero al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Le indagini sulla dinamica del drammatico incidente sono affidate agli agenti del commissariato di Afragola. l’investitore, un 19enne che guidava su uno scooter sottoposto a fermo amministrativo e in dispregio di tutte le norme del codice della strada, è stato identificato. La moto era sprovvista di copertura assicurativa e si attende che la Procura muti l’originale accusa di lesioni gravissime in omicidio stradale. Non è escluso che A. C., possa essere sentito dagli inquirenti nelle prossime ore. All’incidente hanno assistito decine di persone, tutti testimoni di una tragedia. Antonio Panico, tifosissimo del Napoli, frequentava le scuole medie all’Istituto Dalla Chiesa di Afragola e militava nelle giovanili di una squadra locale. La sua morte e l’incredulità per quanto è accaduto è diventata virale sui social, anche perchè la storia familiare dei Panico è stata bersagliata dal dolore. Vent’anni fa la nonna materna del ragazzino e uno zio morirono in un incidente stradale. Il tragico destino si è accanito ancora una volta contro questa famiglia. Antonio Panico stava attraversando la strada quando è stato travolto.