“L’investimento del nostro collega, che per fortuna si riprenderà presto, nelle zone delle movida è, purtroppo, l’ennesimo atto di una criminalità sempre più aggressiva e tracotante, che non si fa scrupolo di attaccare il cuore dello Stato ed i suoi rappresentanti, mettendo sempre più a rischio la sicurezza dei cittadini”. Così esordisce Michele Zurillo, Segretario Generale Silp Cgil Napoli che continua: “È da tempo che Silp Cgil ha lanciato l’allarme sulla sicurezza: le stese della camorra, le impunite beby gang che ormai scorrazzano per tutta Napoli, le sparatorie ad ogni angolo di strada, gli omicidi che si fanno in pieno centro davanti ad ignari passanti, lo spaccio incontrollato di droga e la prevalenza della criminalità in molti quartieri sono solo alcune delle cose che ci fanno rilevare che il livello di guardia è stato ampiamente superato. Così non si può più andare avanti, Napoli ha bisogno di un piano speciale per la sicurezza, un piano serio ed organizzato che possa riportare al centro la sicurezza dei cittadini, mai così compromessa come in questo anno. “Un servizio come quello di sabato in piazza Bellini non può diventare un probabile incontro con la morte, non può portare un simile rischio a nessuno. Non si possono mandare i colleghi in servizio senza tener conto della pericolosità del luogo”. Queste le parole di Giulio Catuogno segretario generale Coisp Napoli: “Ognuno di noi è consapevole della pericolosità de dal mestiere del poliziotto ma questo non significa che non sia necessario predisporre al meglio la tutela di chi lavora nel- la pubblica sicurezza. Le norme esistono sarebbe giunta l’ora di renderle certe anche per donne e uomini della Polizia di Stato che lavorano a Napoli. Un sabato di movida non può significare 10 giorni di prognosi, di questo noi ne siamo certi. La sicurezza prima di tutto, ma come è possibile rimaner travolti da uno scooter? Siamo convinti che non esista alternanza tra la sicurezza dell’operatore di Polizia di Stato chiamato a vigilare e la sicurezza dei cittadini residenti. È per questo motivo che chiediamo maggiore attenzione anche ai nostri dirigenti che debbono ritenersi colpiti quanto noi quando ci troviamo difronte a simili accadimenti”.
