Agropoli. Rapinò e uccise una prostituta: trent’anni di carcere per Costabile Piccirillo, il giardiniere di Agropoli che a dicembre del 2011 uccise Rosa Allegretti, 48 anni di Serino. I giudici della Corte d’Assise di Salerno hanno accolto parzialmente la richiesta di condanna del pm del Tribunale di Vallo della Lucania, Ivana Niglio, che aveva chiesto l’ergastolo. Piccirillo, difeso dall’avvocato Michele Sarno, è stato condannato a 28 anni e sei mesi per sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere e ad un anno e 6 mesi per armi. Rosa Allegretti fu trovata in un podere di via Mascagni ad Agropoli, il 22 dicembre del 2011. I suoi effetti personali firono ritrovati in un’isola ecologica. Era stata sequestra il 21 dicembre da Piccirillo che l’aveva costretta a salire a bordo del suo Fiat scudo bianco, in località Foce Sele a Capaccio. Confessò, nei giorni successivi, di aver avuto intenzione di rapinarla. Fu lui stesso a raccontare che la donna si rifiutò d consegnargli i soldi, allora la minacciò ancora e dopo averla immobilizzata la colpì più volte con un bastone, ma la donna fuggì. Piccirillo la raggiunse, le legò mani e piedi con una corda. La zittì con un fazzoletto in bocca e lo scotch e la sequestrò. In località Linora ad Agropoli, la vittima riuscì ancora a fuggire, allora il sequestratore la bloccò con delle fascette di plastica, quando arrivò ad Agropoli, Rosa Allegretti era morta soffocata. A quel punto Piccirillo la sotterrò in un fondo, in via Mascagni, poi cercò di eliminare le tracce e buttò gli effetti personali della donna e la borsa. Ma fu proprio quella mossa a ‘tradirlo’ fu ripreso dalle telecamere e arrestato poche ore dopo il delitto. A quel punto la confessione era scontata.
