Lo scudetto non si decide domani. C’e’ grande attesa intorno a Juventus-Napoli, ma piu’ di ogni cosa l’attenzione e’ su Gonzalo Higuain, il grande ex di questa sfida. Massimiliano Allegri cerca allora di togliere un po’ di pressione al giocatore ricordando che il confronto con l’undici di Sarri “arriva solo all’undicesima giornata quindi non e’ decisivo per il campionato. Gli scontri diretti nel girone d’andata non sono mai decisivi. L’anno scorso il 28 ottobre perdevamo col Sassuolo ed eravamo 12esimi in classifica e questo dimostra che ci vuole sempre equilibrio perche’ i campionati si decidono a marzo. Domani sara’ una partita importante, ma la partita piu’ importante per noi sara’ quella di mercoledi’ perche’ dobbiamo cercare di chiudere il discorso Champions per la qualificazione”. Come detto tiene banco il nome di Higuain. “Questa partita e’ bella perche’ e’ da Libro Cuore. L’allenatore ha due scelte: o non farlo giocare, e ci sta, o non dirgli niente e mandarlo in campo”. Il tecnico ha evitato anche di commentare il passaggio del giocatore del Napoli alla Juventus: “E’ una scelta, siamo tutti professionisti. Tutte le cose della vita iniziano e finiscono. I tifosi napoletani devono essere riconoscenti a Higuain per quello che ha fatto, per quello che ha dimostrato. E Higuain deve essere riconoscente alla tifoseria napoletana per l’affetto che gli hanno dato. Lui e’ sereno, e’ molto legato alla citta’ di Napoli. Questo sicuramente”. Anche “i numeri di Higuain sono importanti perche’ ha gia’ fatto sette gol e puo’ capitare che un attaccante per qualche partita non segni, soprattutto quando sei alla Juventus dove magari segnano altri giocatori – ha aggiunto Allegri -. Lui e’ sereno e sono molto contento di quello che sta facendo”. “I compagni di squadra devono conoscerlo ancora meglio perche’ lui e’ bravissimo nel primo movimento e nel muoversi in base a quale zona e’ la palla: su questo bisogna migliorare e bisogna aiutarlo.
L’importante non e’ che da noi segni tutte le domeniche Higuain, l’importante e’ che la Juventus alla fine dell’anno vinca lo scudetto. Abbiamo anche la Champions con l’obiettivo massimo di arrivare in fondo cercando di vincerla, abbiamo una Supercoppa che e’ il 23 dicembre a Doha e abbiamo una Coppa Italia. Giochiamo questa partita domani, poi il primo obiettivo della stagione sara’ mercoledi’, dove dovremo cercare di arrivare alla qualificazione.
Il secondo obiettivo sara’ il 23 a Doha. Per il campionato se ne riparla a marzo”. Ma alla vigilia di questa super-sfida, sono tanti i giocatori da tenere in considerazione. Uno su tutti e’ Claudio Marchisio, che ben si e’ comportato mercoledi’ al rientro contro la Sampdoria. “Devo ancora decidere. Il suo ginocchio sta bene ma a distanza di 72 ore ci possono essere dei rischi a livello muscolare. Con lui parlero’ oggi e se e’ in condizione partira’ titolare altrimenti stara’ fuori e giochera’ mercoledi'”.
A destra potrebbe trovare spazio Lichtsteiner (“si sta allenando molto bene, e’ un professionista serio”) e in questo caso sara’ panchina per Cuadrado (“puo’ essere un centravanti aggiunto”).
Molto probabile, invece, che Evra non sia convocato o che finisca in panchina: “Ha preso un colpo al polpaccio e oggi verra’ valutato”. Tornando al Napoli, il tecnico bianconero ha voluto fare i complimenti a Sarri “perche’ sta facendo un ottimo lavoro.
Il Napoli e’ una delle migliori squadre che gioca a calcio in Italia, e’ in lotta per lo scudetto, ha grande velocita’ e grande tecnica con i tre davanti”.
“In questo momento non avendo il centravanti puo’ avere dei vantaggi perche’ ti da’ meno punti di riferimento. Poi a livello difensivo ha un’ottima organizzazione, ma e’ sempre stato il forte di Sarri gia’ quando era alla Sangiovannese: in quella famosa partita che giocammo contro non ci fu neanche un tiro in porta”.
Domani, dunque, “bisognera’ essere molto bravi a non concedere ripartenze e essere bravi nella gestione della palla. Partita vera, tosta, ci sara’ grande equilibrio”, ha detto Allegri. Per la Juve sara’ anche l’occasione per il riscatto dopo due partite perse (Inter e Milan) e una pareggiata (Siviglia) contro cosiddette avversarie di blasone. “L’importante e’ portare a casa la sostanza e la sostanza e’ arrivare primi in classifica. Noi dobbiamo lavorare per migliorare noi stessi. Con il Siviglia abbiamo avuto sette palle gol e loro credo non abbiano mai tirato in porta. Con Inter e Milan sono state due partite anomale e giustamente si giudica il risultato, poi pero’ bisogna analizzare le partite. A Milano con l’Inter e’ stata fatta una brutta partita e con il Milan una partita di controllo, ma poi c’e’ il pallone che e’ rotondo e ogni tanto va da una parte, invece di andare da un’altra”. Allegri ha anche definito la cosiddetta zona scudetto: “Dalla nona partita in poi si comincia a delineare la classifica.
Il Milan e’ andato a 5 punti, non e’ lontano e ha l’ambizione ancora per lottare per i primi tre posti. Tra due-tre domeniche secondo me la classifica sara’ ancora piu’ delineata. Questo momento e’ decisivo non per la vittoria dello scudetto, ma per delineare le prime posizioni. Il campionato e’ ancora lungo, quindi c’e’ ancora molto da dire, ma le prime quattro squadre sono quelle che hanno un po’ piu’ di vantaggio”.
