Sono considerati dalle forze dell’ordine di tutta Italia i Bonnie e Clyde della truffa delle lavatrici. Con documenti falsi accedono a finanziamenti per acquistare piccoli e grandi elettrodomestici. Nella maggior parte delle truffe alle finanziarie sono riusciti a farla franca. Ma non a Pompei. Marito e moglie di Ponticelli dove sono stati incastrati dai carabinieri  mentre tentavano l’ennesimo colpo all’Auchan di Pompei. Si tratta di Francesco Giammella di 45 anni, ed Rosa Marfella di 43, sono accusati di ricettazione, sostituzione di persona, possesso di documenti falsi e falsa dichiarazione di identità a pubblico ufficiale. L’arresto è scattato grazie alla nuova legge sull’antiterrorismo che prevede la pena detentiva in carcere se i documenti falsi sono validi per l’espatrio. Diversamente la sola tentata truffa, ai due coniugi, sarebbe costata una semplice denuncia a piede libero. I due si sono presentati, come il loro solito copione che recitano in tutta Italia, ben vestiti e con aria sicura al box finanziamenti dell’ipermercato pompeiano chiedendo di voler acquistare elettrodomestici a rate per un importo di duemila euro. Questa volta l’identità è stata rubata ad un medico che opera nel casertano. I due truffatori, come riporta Il Mattino, hanno presentato il «kit» completo della falsa identità : carta di identità con residenza a Verona, tessera sanitaria e busta paga di una sedicente ditta di Padova. È stata una lieve discrasia, tra il cognome impresso sulla busta paga e quello della carta di identità , ha sollevare dei dubbi sull’autenticità della documentazione. L’impiegata insospettita ha finto di avere problemi con la linea internet, per allungare i tempi, ed ha allertato i carabinieri. L’identità è risultata appartenere ad un medico di Caserta. Dopo aver avuto dettagli certi sul nominativo, i militari in azione nel centro commerciale hanno avvicinato i due per chiedere chiarimenti. Alla domanda posta all’uomo sull’attività svolta, il carabinieri si è sentito rispondere: «Faccio il muratore». A quel punto sono scattate le manette. Il marito per salvare la moglie dall’arresto ha negato di conoscere la donna. Dai filmati, però, è emerso che i due sono arrivati insieme a bordo di una automobile. Le immagini, così, hanno contraddetto il truffatore che ha ammesso che la donna fosse sua moglie. I militari dell’Arma – agli ordini del capitano Andrea Rapone e del comandante Tommaso Canino – hanno scoperto che l’uomo ha una lunga sfila di precedenti per reati specifici commessi in tutta Italia. La donna, invece, è incensurata poiché, ad ogni colpo, l’uomo ha sempre negato di conoscerla. Il marito prima dell’arresto ha detto ai carabinieri: “Dopo tante volte che ho protetto mia moglie in tutta Italia, voi siete riusciti ad arrestarla a casa mia”.