Avellino in cerca di continuità contro la Spal

Dolcetto o scherzetto? Nella notte di Halloween i tifosi biancoverdi si aspettano una risposta rassicurante da una squadra che in trasferta sta regalando solo incubi. La vittoria, lontano dal Partenio-Lombardi, manca addirittura dallo scorso 30 aprile sul campo del Lanciano. Una magra consolazione per lo stesso Mimmo Toscano che finora, naufragio in Tim Cup compreso in quel di Bassano, in tre mesi e’ riuscito a tornare in Irpinia solo con un punto e tanti rimpianti da Vicenza. Invertire il trend sul campo di una Spal che al «Mazza» ha raccolto i due terzi del suo bottino ( 10 su 15 punti totali) non sarà di certo semplice anche perché gli estensi possono contare su un attacco esplosivo (16 reti realizzate) dove oltre a Zigoni e Cerri e’ tornato a disposizione pure Antenucci. Di contro la difesa spallina ha subito addirittura tre reti (15) più dell’Avellino che nelle ultime tre partite sembra invece aver trovato un certo equilibrio: tra la gara interna contro lo Spezia, la trasferta di Novara e il match di martedì sera contro la Ternana, il portiere Frattali ha raccolto il pallone dal suo sacco solo al «Piola» dove venne battuto da un autogol di Djmisiti. Anche per questa ragione il tecnico calabrese appare orientato a confermare in toto l’ultimo schieramento. Di conseguenza i tre ballottaggi in essere tra Crecco e Asmah in difesa, Verde e Belloni sul versante destro dell’attacco e Castaldo- Mokulu nella casella di terminale offensivo sono destinati ad essere decisi tutti dalla norma non scritta che vuole sempre confermata la squadra uscita vincitrice dall’ultima partita. Nel sempre più oleato 4-3-3, quindi, l’asse difensivo si snoderà lungo la linea Gonzalez, Djimisiti, Perrotta e Crecco con quest’ultimo che andrà valutato attentamente nella fase difensiva. La gara di stasera, però, sarà l’occasione per testare soprattutto un centrocampo dai due volti che Toscano ha nelle ultime tre sfide incentrato sempre sull’esperienza di D’Angelo, Paghera e Lasik. Un tridente mediano che in casa si e’ dimostrato affidabile ma che a Novara fu a dir poco inesistente. Colpa pure di un attacco che al «Silvio Piola» era composto esclusivamente da seconde punte con Camara’ travestito da bomber. Stasera, invece, di bomber a disposizione Toscano ne avrà addirittura tre ma in campo, inizialmente, né spedirà soltanto uno. Il prescelto per carisma, esperienza e miglior condizione fisica e’ Gigi Castaldo. Il numero 10 di Giugliano a Ferrara andrà a caccia del suo primo sigillo in trasferta al pari dei suoi compagni di reparto Ardemagni, tornato disponibile dopo l’infortunio patito a Perugia, e Mokulu, a secco sia al Partenio- Lombardi che in trasferta. Per fare uno scherzetto alla squadra di Semplici, tuttavia, ci sarà bisogno di un grosso lavoro sulle corsie esterne dove Verde, a destra, e Soumare’, a sinistra, saranno chiamati fin dal primo minuto a dare il massimo. Dietro di loro, pronti a raccoglierne il testimone nel corso di una partita che si preannuncia davvero intesa e dispendiosa, ci saranno Belloni e Camara’ che Toscano ha sollecitato per l’intera settimana con esercitazioni specifiche. In base a quello che sarà il risultato del campo nel primo tempo, comunque, è destinata a mutare pure la tattica dell’Avellino. Per sfruttare al massimo le potenzialità dell’artiglieria pesante appena recuperata, infatti, Toscano ha in serbo l’arma segreta di un eventuale ritorno al 3-5-2 o addirittura un passaggio al 4-4-2. Si tratta in ogni caso di variabili tattiche alle quali l’allenatore spera di non dover assolutamente far ricorso per regalare finalmente un dolcetto ad una tifoseria che da troppo tempo torna dalle trasferte con incubi e pesanti sconfitte da digerire. (il Mattino, Avellino)


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