Un detenuto si è tolto la vita ieri sera nel carcere romano di Rebibbia. Aveva 48 anni ed era un collaboratore di giustizia a disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. L’uomo si è suicidato impiccandosi e a nulla sono valsi i tentativi di soccorso prestati dal personale di Polizia Penitenziaria e dal personale sanitario. Lo rende noto il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci. “Si tratterebbe del trentesimo caso di suicidio nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno”, afferma il sindacalista, che ritiene “fallimentare l’attuale gestione del sistema penitenziario”, e chiede “un avvicendamento delle figure di vertice dell’amministrazione centrale, tenuto conto che, a fronte di una diminuzione del 25% della popolazione detenuta negli ultimi 3 anni, sono aumentati risse, reati, danneggiamenti e aggressioni all’interno degli istituti di pena e i suicidi tra i reclusi sono tutt’altro diminuiti”.