Camorra, sequestrati beni per 3 milioni di euro al boss Salvatore Zazo

Beni per circa tre milioni di euro sono stati sequestrati dalla polizia su mandato della tribunale di Napoli a Salvatore Zazo, ritenuto personaggio di “elevatissimo spessore criminale” sin dagli anni ’80. L’uomo, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa il 27 novembre 2008 dal gip partenopeo per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, dopo un periodo di latitanza, fu arrestato il 17 gennaio 2009 a Barcellona nell’ambito di un’operazione finalizzata allo smantellamento del clan camorristico che faceva capo a Vincenzo Mazzarella. Il 30 gennaio 2009 l’uomo fu estradato in Italia e condotto in carcere dove si trova tuttora per scontare una pena di 16 anni e otto mesi di reclusione per partecipazione e associazione finalizzata al traffico illecito di droga con una condanna emessa dalla Corte di Appello di Napoli. Le risultanze processuali – ricorda una nota della Questura – delineano Zazo quale figura di vertice dell’organizzazione camorristica che fa capo a lui stesso ed emanazione del clan Mazzarella, attivo nel quartiere napoletano Fuorigrotta. L’uomo, parente di Vincenzo Mazzarella, è “uno dei più grossi fabbricanti di droga a Napoli che ha i suoi corrieri direttamente in Colombia e in Perù e gli organizzano i trasporti di eroina e cocaina. Altro settore di influenza di Zazo è quello delle estorsioni”. Sigilli a cinque magazzini nella zona di Fuorigrotta a Napoli, a un appartamento di 160 metri quadrati, al patrimonio aziendale e alle quote societarie di un’officina meccanica e di due bar. Sequestrata anche una società che si occupa della gestione di approdi, pontili, rimessaggio e riparazione di barche e roulottes nonché un’autorimessa con annesso parcheggio. Sotto sequestro un’auto, una motocicletta e 15 rapporti bancari.


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