Castel San Giorgio. Permetteva che la figlia, appena 13enne, frequentasse uomini adulti. Mentre lei si prostituiva in un casolare di campagna con un anziano. E’ stata arrestata dai carabinieri della stazione di Castel San Giorgio, guidati dal maresciallo Michele Di Mauro, una 41enne di Castel San Giorgio. E’ accusata di favoreggiamento della prostituzione minorile. E’ finito in cella anche il 62enne che procurava i clienti alla donna e poi si accompagnava con la ragazzina. Indagini che sono durate per cinque mesi, iniziate a febbraio scorso, quando le insegnanti della 13enne hanno notato gli strani atteggiamenti della minore. Vestiti troppo succinti, soldi, sigarette in tasca e un’auto elettrica. Tutte cose che la famiglia di Castel San Giorgio che vive con una pensione di invalidità , quella del padre, non si era mai potuta permettere. E lei la madre che andava a scuola a prenderla per fermarsi al bar con un uomo molto più grande di lei. Quando i militari hanno cominciato a seguire la madre e la figlia e quell’uomo hanno scoperto un mondo malato. Fatto di incontri in un casolare, quello di un 70enne che per poche decine di euro, aveva rapporti sessuali con la donna adulta. A organizzare quegli incontri, in cambio di una percentuale, c’era quel 62enne che poi si defilava con la ragazzina sotto gli occhi della madre. Intercettazioni telefoniche, ambientali, Gps hanno permesso ai carabinieri, con la collaborazione dei colleghi della compagnia di Mercato San Severino, guidati dal maggiore Alessandro Cisternino, di scoprire la rete dei protagonisti della vicenda. E ieri mattina sono scattate le manette per la mamma e quell’uomo. Il sostituto procuratore Elena Guarino della Procura di Salerno ha chiesto e ottenuto che quei due finissero in cella. E la storia finisse. La ragazzina è stata affidata alla nonna paterna, un’anziana con la quale quella mamma ‘snaturata’ aveva avuto grossi dissidi, tanto da essere denunciata. La ragazzina, cresciuta troppo in fretta, e che viveva al di sopra delle sue possibilità , frequenta il primo anno alle scuole superiori nella vicina Nocera Inferiore ed era seguita già da due anni dai servizi sociali dei comuni di Roccapiemonte e di Castel San Giorgio.
Rosaria Federico