Castellammare, l’Asl apre l’inchiesta sulla lite medico-infermiere in sala operatoria

Lite tra medico chirurgo e infermiere nella sala operatoria dell’ospedale di Castellammare la direzione sanitaria ha aperto un’indagine interna mentre procede per altre strade la doppia querela penale presentata dai due protagonisti dell’increscioso episodio. I dirigenti stabiesi sembrano voler sminuire il delicato caso facendo sapere: “Abbiamo avviato un’indagine interna per capire bene cosa sia successo. Dalle prime risultanze sembra ci sia stato uno scambio di vedute tra due professionisti circa le modalità dell’intervento. Si è trattato di un semplice diverbio dovuto dalla situazione di stress da lavoro in cui operano i due dipendenti, e comunque un episodio che non ha ostacolato il buon esito dell’operazione chirurgica in programma”. Insomma una così delicata e grave che sembra voler finire a “tarallucci e vino”. Eppure l’Asl dimentica(?) che il medico protagonista della vicenda , arrivato a Castellammare da qualche anno, non è nuovo ad episodi del genere.  Come si dice in gergo “è recidivo” perché sia a Torre del Greco sia al Cardarelli aveva avuto “ammonizioni” da parte delle rispettive direzioni sanitarie e soprattutto a Castellammare è stato protagonista di ben altri quattro episodi. Due sempre con liti con altri dipendenti dell’Asl  che gli sono costati due ammonizioni e due in cui ha denunciato di essere vittima di aggressioni da parte di pazienti di familiari. Ora però la procedura disciplinare è appena agli inizi. Non essendoci testimoni, così pare, della lite ognuno dirà che è colpa dell’altro o forse diranno altro. Il fatto grave è che è accaduto in un reparto importante come chirurgia, e cioè in un reparto di emergenza dove in sala operatoria è in gioco la vita delle persone. E certo che episodi del genere non fanno altro che alimentare le voci negative sull’ospedale di Castellammare facendo venire meno il lavoro di tanti bravi medici e infermieri, soprattutto in quello stesso reparto, che quotidianamente si danno da fare per fare  e fanno il loro dovere fino in fondo anche in condizioni di disagio e di mancanza di personale come sta capitando in questi giorni.


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