E’ già scappato il figlio del boss di San Severo che ha ucciso Mario, il 17enne, il “Ronaldinho” di Eboli

Gli investigatori stanno cercando attraverso le telecamere le prove per incastrare l’assassino di Mario Morelli, il 17enne di Eboli ucciso l’altra notte nella piazza di San Severo in provincia di Foggia per difendere la sorella. Il presunto assassino, anche lui minorenne , è il figlio del boss locale, e ha già fatto perdere le sue tracce anche se per il momento nei suoi confronti non ci sono provvedimenti restrittivi.  Si stanno mettendo insieme le prove su di lui pendono due accuse gravi: l’assassinio di Mario Morelli e il tentato omicidio dell’amico. Accuse aggravate dai futili motivi. Gli investigatori hanno recuperato quattro bossoli di una pistola calibro 9×21. Sul tipico basamento stradale in pietra sono state rilevate anche tracce di sangue, localizzando il punto esatto del ferimento che coincide con quello della lite che ha anticipato la sparatoria. Ai poliziotti si sono rivelate utili le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza che consentirebbero di ricostruire le fasi della lite e con certezza i partecipanti. Soprattutto stabiliscono la presenza del diciassettenne, figlio del boss, che avrebbe usato la pistola, ucciso il fratello dell’ex fidanzata e ferito l’amico che stava con lui. Il testimone e le dichiarazioni dei parenti della vittima. Chi ha fornito il quadro completo dell’omicidio di San Severo è l’altro minorenne che era in compagnia di Mario Morelli. Il ragazzino è rimasto ferito anche lui all’addome, ma, per fortuna, il proiettile non ha intaccato organi vitali. Il giovane si trova ricoverato nell’ospedale cittadino, in prognosi riservata per precauzione, ma non è in pericolo di vita. La sua testimonianza sulla lite, alla quale hanno partecipato forse in quattro, è un elemento di prova cardine per l’accusa all’omicida. Nel corso della nottata tra giovedì e venerdì sono stati ascoltati in questura i parenti e gli amici della vittima e del ferito. Nel ricostruire le ipotesi che hanno portato alla sparatoria, e quindi nel tentare di ricostruire il delitto, avranno parlato della relazione sentimentale interrotta dalla ragazzina con il figlio del boss. E probabilmente dei tentativi di quest’ultimo di riconquistarla anche contro la volontà dei familiari. L’individuazione del presunto assassino e i risvolti giudiziari. La posizione del presunto assassino è al vaglio della polizia e dei magistrati della procura presso il tribunale dei minorenni di Bari.  A Eboli intanto paese natio della giovane vittima tutti ricordano Mario,lo chiamavano il “Ronaldinho” della case popolari per la sua abilità nel giocare a calcio da ragazzino. Mario Morelli da alcuni anni si era trasferito a San Severo insieme con la madre Patrizia Russo dopo la separazione dei genitori. Nella Piana del Sele era rimasto invece l’altro fratello Franco insieme con il papà Cosimo.

 

 

 

Articolo precedenteCalcestruzzo del clan Schiavone: condannati cinque imprenditori insospettabili
Articolo successivoNapoli, ancora gravi le condizioni del boss Vatiero ferito ieri sera alle Case Nuove