E’ uscito dal coma ed è vigile Giuseppe lo sposo di Torre Annunziata colpito insieme con la sua sposa Rosa e ad altri 60 invitati circa da improvvisi malori subito dopo la cerimonia nuziale che è celebrata domenica scorsa presso un ristorante sul Vesuvio. Il giovane e la sua compagna sono ricoverati all’ospedale di Sorrento dove Giuseppe era arrivato in gravi condizioni lunedi mattina dopo un primo ricovero al vicino ospedale di Boscotrecase insieme con gli altri inviati rimasti intossicati. E’ ancora ricoverato nel reparto rianimazione ma è vigile ed è riuscito anche a scambiare qualche battuta con sua moglie Rosa che invece è ricoverata in reparto. I medici pensano di poterlo rimettere in sesto già per il fine settimana. Una settimana da incubo e una cerimonia che si stava per trasformare in tragedia per lui e la moglie per l’intossicazione alimentare dal banchetto di nozze. Per il momento la Procura di Torre Annunziata non ha aperto alcuna indagine perché in questi casi si procede con querela di parte che probabilmente i coniugi faranno non appena si saranno ripresi. Anche perchè la loro festa è stata rovinata da qualche cibo servito al ristorante. Naturalemnte viaggio di nozze annullato e con conseguenze economiche che probabilmente ricadranno sul ristorante una volta che i coniugi chiederanno i danni. Dalla struttura ricettiva hanno fatto sapere attraverso il loro legale, che “restiamo in attesa degli accertamenti dell’Asl e a disposizione degli investigatori per qualsiasi chiarimento. Così come gli sposi e gli invitati – dice – siamo davvero curiosi di capire la causa dell’intossicazione. Questo è un locale d’eccellenza, con chef e camerieri di prim’ordine. Sarebbe stato assurdo risparmiare sulla qualità e sulla sicurezza dei prodotti”. Per i medici i sintomi accusati dai pazienti sono quelli di una salmonella o di una infezione enterobatterica. Intanto l’Asl Napoli 3 Sud ha deciso di aprire una inchiesta medica interna per capire se ci siano stati errori nella somministrazione delle cure, se sia stato sottovalutato il caso, oppure se il farmaco sia stato assunto dal paziente consapevolmente (con o senza una prescrizione medica) o ignorando un’eventuale allergia.