Ercolano, Ciro Uliano ammette in aula: “Partecipai all’agguato contro Ascione e Montella”

Colpo di scena in Tribunale durante il processo per il duplice omicidio di Mario Ascione e Ciro Montella, avvenuto l’11 marzo del 2003, all’esterno di una sala giochi di corso Resina ad Ercolano. Uno degli imputati, Ciro Uliano, conosciuto in città col soprannome di “ciù ciù”, ha ammesso di aver partecipato al duplice omicidio. “Signor giudice ammetto gli addebiti che mi contestate”, questa la formula scelta da Uliano ma da tanti altri boss dei clan di napoli che nei maxi processi stanno evitando la condanna all’egastolo confessando  solo le proprie colpe. E così spera anche Ciù Ciù visto che il processo sembra essre incardinato sulla strada delle condanne all’ergastolo per tutti, così come richiesto pochi giorni fa dalla Dda nonostante si stia celebrando con il rito abreviato che prevede lo sconto di pena. Dopo i pentiti dei clan di Ercolano sia dei Birra-Iacomino sia degli Ascione-Papale, ci ha pensato il boss Carlo Lo Russo reggenete dei “Capitoni” di Miano a fare piena luce sull’aggiato che fece incassare al suo gruppo, alleato dei Birra- iacomino di ercolano e per i quali avrebbe commesso una dozzina di omicid nel corso della snaguinosa faida,  50mila euro come regalo da parte del boss Giovanni birra per il duplice plateale omicidio. Alla sbarra ci sono il boss ercolanese Giovanni Birra, il suo braccio destro Stefano Zeno e Ciro Uliano. Mentre per i “capitoni” cis ono il boss, ora pentito, Carlo Lo Russo, Raffaele Perfetto, Oscar Pecorelli e Massimo Tipaldi. Hanno scelto il rito ordinario gli affiliati ercolanesi Lorenzo Fioto, Giacomo Zeno ed Enrico Viola.

(nella foto l’imputato Ciro Uliano)


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