Ercolano, duplice omicidio Ascione-Montella chiesto l’ergastolo per i boss Birra e il pentito Carlo Lo Russo

Ercolano. Duplice omicidio Ascione-Montella: chiesto l’ergastolo per mandanti ed esecutori. Per l’agguato dell’11 marzo del 2003 avvenuto a Corso Resina sono alla sbarra gli uomini del clan Birra-Iacomino e quelli della cosca Lo Russo di Miano, braccio armato degli ercolanesi. Dinanzi al Gup Isabella Iaselli si sta celebrando il processo con rito abbreviato per la morte Mario Ascione e Ciro Montella che vede alla sbarra Giovanni Birra, con il suo braccio destro Stefano Zeno e Ciro Uliano, insieme all’ex boss dei ‘capitoni’ di Miano, Carlo Lo Russo, oggi pentito, Raffaele Perfetto, Oscar Pecorelli e Massimo Tipaldi. Ad aprile scorso il Tribunale di Napoli, su richiesta dell’antimafia, emise un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di mandanti ed esecutori dell’omicidio. Il racconto dei collaboratori di giustizia e le indagini delle forze dell’ordine hanno permesso di scoprire dopo 13 anni gli autori di quell’agguato avvenuto in pieno centro a Ercolano dinanzi ad una sala giochi. Il duplice omicidio fu ordinato da Giovanni Birra e Stefano Zeno e Carlo Lo Russo, oggi pentito, ha rivelato di aver dato appoggio alla cosca di Ercolano mettendo a disposizione i suoi uomini. L’ordine partiÌ€ – secondo quanto scoperto dal pm Pierpaolo Filippelli – dal carcere, mentre il gruppo di fuoco fu fornito dal clan Lo Russo di Napoli. Nel corso della sparatoria fu ferito gravemente un passante. Il duplice omicidio di Mario Ascione e di Ciro Montella fu ordinato per vendicare la morte di Giuseppe Infante, cognato di Giovanni Birra, ucciso il 28 gennaio del 2001. Nel corso del processo che si è celebrato ieri mattina hanno scelto il rito ordinario Lorenzo Fioto, Giacomo Zeno e Enrico Viola.


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