Finalmente: il corpo del comandante Giulio Oliviero di Ercolano è stato ritrovato. Ed è stato un caso. Ai familiari infatti era stato detto che il cadavere dello sfortunato comandante sarebbe rimasto al mare che se l’era preso. Un dramma nel dramma per la moglie Rosa Imperato e per i suoi familiari tra i quali la sorella Elisa che aveva seguito tutte le operazioni di recupero del peschereccio Rosinella e non si era mai stancate di sperare di poter dare una degna sepoltura al loro caro. Era state fatte due ispezioni ma del corpo del comandante nessuna traccia. La barca era già stata dissequestrata quando all’improvviso due addetti che stavano ripulendo il relitto hanno visto brillare una catenina d’oro tra un ammasso di reti. Hanno capito che era li sotto e hanno tolto le reti che si trovavano in una botola, sotto il vano cucina del Rosinella. E come prevedevano il copro di Ciro Oliviero era li sotto. Era con la sua tuta blu e ancora al collo la catenina d’oro. In lacrime la moglie Rosa Imperato ha spiegato: “Avevo perso le speranze ora penso ai funerali che faremo tra sabato e domenica. Il peschererecchio è stato sequestrato e i resti del comandante sono stati portati all’obitorio Castagneto di Formia per l’autopsia. Il peschereccio Rosinella partito da Ercolano lo scorso 20 aprile si era inabissato a 62 metri di profondità a largo di Gaeta portando con sé il suo capitano e i fidati marinai tunisini Khalifa e Saipheddine Sassi.