Fonderie Pisano a Salerno, il presidente: “Si valutano anche altri siti”

 “E’ in corso un’attenta valutazione di altri siti ritenuti idonei alla realizzazione del nuovo impianto produttivo non solo sul territorio della provincia di Salerno ma anche in aree limitrofe”. Ad annunciarlo, con una nota, Mario Pisano, Presidente delle Fonderie Pisano, in merito alla delocalizzazione dello stabilimento di via dei Greci di Saleno al momento chiuso dalla magistratura. L’ipotesi finora annunciata era il sito di Campagnama, all’indomani della notizia, tutta l’amministrazione comunale ha dichiarato battaglia per evitare che lo stabilimento sorga nell’area dell’ex Rdb. Intanto, questa mattina, sono arrivati i dati Arpac relativi ai controlli effettuati il 10, 18 e 26 agosto scorso. “Per quanto concerne le emissioni derivanti dal processo di fusione – si legge nella nota – tutti i valori ed in particolare quelli relativi alle concentrazioni di monossido di carbonio, ossido di azoto e di biossido di zolfo sono risultati molto inferiori ai valori limite prevista della normativa vigente in Italia. In relazione ai controlli delle acque di scarico, sono stati esaminati 34 parametri e nessuno è risultato fuori norma”. Secondo il presidente Pisano, dunque, “gli interventi effettuati nell’impianto di Fratte hanno consentito, quindi, di delineare un quadro complessivo – dal punto di vista dell’impatto ambientale – in linea con la normativa vigente”. L’auspicio adesso è che “si possa procedere al recupero – anche parziale – del ciclo produttivo nello stabilimento scongiurando l’ipotesi di uscire definitivamente dal mercato e rendendo, quindi, impossibile il proseguimento delle attività in un nuovo sito”. La dirigenza Pisano ribadisce, infine, “massimo rispetto verso gli organi inquirenti e giudicanti, oltre che piena disponibilità a qualsiasi forma di collaborazione fosse ritenuta opportuna”.

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