Ha chiesto scusa tra le lacrime il 19enne investitore del poliziotto in piazza Bellini

Ha chiesto scusa per quello che ha fatto e ha anche pianto e ora è in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Filippo Viola, il giovane 19enne incensurato che nella notte tra sabato e domenica ha investito un poliziotto in piazza Bellini che gli aveva intimato l’alt a un posto di blocco. Era in sella a una moto con la sua ragazza ed era privo di assicurazione e già sequestrato. E’ del Borgo Orefici, aveva anche bevuto un po troppo e per questo non aveva voluto fermarsi. Temeva che il motorino gli venisse confiscato per sempre. Ha capito di aver fatto un grosso errore. E per questo che  aveva cercato rifugio a Castel Volturno presso parenti dove ieri pomeriggio lo hanno rintracciato gli uomini della squadra mobile di Napoli. Le immagini di videosorveglianza che hanno ripreso la scena hanno fatto il giro del web. E proprio partendo da quelle immagini e poi da un post su facebook che si è risaliti a Filippo Viola. Lo scooter è stato ripreso in diversi punti, sia nei momenti immediatamente prima l’investimento, sia subito dopo, durante la fuga. Si osserva la direzione che ha preso, appare molto probabile che si tratti di un giovane che abita non troppo distante da piazza Bellini vista la familiarità con la zona. Nelle ore successive alcuni pregiudicati vengono ascoltati ma tra di loro non c’è il responsabile dell’investimento, che pure è stato visto in faccia dall’agente ferito e dai suoi colleghi. Quando la notizia viene diffusa, sui social network sono in molti quelli che si augurano che il ragazzo venga presto identificato, mentre sulle bacheche Facebook dei colleghi del poliziotto investito non si contano i messaggi di solidarietà e le promesse di assicurare al più presto alla Giustizia il giovane pirata. Le indagini partono dal numero di targa, viene individuato il diciannovenne del Borgo Orefici e anche la ragazza che era con lui. Le forze dell’ordine lo cercano nella sua abitazione, ma di lui non c’è traccia: si è già allontanato, probabilmente in attesa che le acque si calmino. Una cinquantina di chilometri, dal centro di Napoli si è rifugiato in provincia di Caserta, a Castel Volturno. E’ lì che i poliziotti della Squadra Mobile di Napoli lo trovano. In serata scatta il provvedimento di fermo di indiziato di delitto del pm e viene accompagnato in carcere in attesa dell’udienza di convalida. L’accusa è di tentato omicidio.

 

 

 


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