Il blitz contro i Falanga e gli Ascione-Papale nato dalle intercettazioni a Maurizio Garofalo: 23 ordinanze

Sono 23 i destinatari del provvedimento restrittivo che ha colpito stamane boss e gregario dei clan Falanga e Ascione-Papale di Torre del Greco ed Ercolano, quattro erano gia’ in carcere. E’ proprio da videoregistrazioni di colloqui di detenuti sia del clan Falanga che di quello Ascione-Papale, i cui affiliati sono destinatari delle misura, oltre che da intercettazioni e dichiarazioni di pentiti sono arrivati gli elementi cruciali per questa indagine dei carabinieri. In particolare, da quelle relative a Maurizio Garofalo, elemento di spicco della cosca Falanga, che, attraverso lettere consegnate alla compagna, comunicava ai componenti del clan le sue decisioni e le sue indicazioni ‘operative’. E’ lui che impone al titolare di una societa’ di videolottery napoletana una tangente di 500 euro al mese perche’ l’uomo noleggiava slot machine a un centro scommesse torrese. L’inchiesta costituisce uno sviluppo di attivita’ investigative che hanno gia’ portato ad arresti nel 2014 e nel 2015.


Articolo precedenteMilik operato: intervento riuscito
Articolo successivoTorna in carcere Fabrizio Corona, in cella anche la sua manager