L’ex boss di Forcella , Maurzio Ferraiuolo, ora pentito ha svelato agli invesigatori tutti i retroscena degli affari illeciti gestiti dal clan Mazzarella nel centro di Napoli e non solo. I loro alleati, gli uomini e le donne che per loro conto gesticono gli affari illeciti. Ma anche svelato un retroscena inedito: e cioè che la famiglia non è così unita, anzi ci sono molte cose che li separano. Ecco la sua deposizione alla Dda di Napoli: “…Nel 2010 quando sono uscito dal carcere c ‘era la zona delle Sopra le mura di Porta Nolana scoperta per qualche mese per gli arresti contro la famiglia Mazzarella, tra i quali il nipote di Mazzarella Vincenzo a nome Vincenzo Mazzarella Jr soprannominato Harry Potter. La preoccupazione dei Mazzarella è che potessero entrarvi i Contini, abitandovi alcuni esponenti, oppure la famiglia Palazzo e Giustino Caldarellì, a capo della famiglia Caldarelli insieme alla sorella Anna, fìno alla scarcerazione di Raffaele, vicini ai Sarno. Criscuolo Alfonso, essendo il primo della famiglia Mazzarella. prossimo ad uscire dal carcere, doveva diventare del reggente della zona per decisione di Fabio D’Amico di Francesco Mazzarella di San Giorgio a Cremano (fratello di Roberto) e della moglie di Vincenzo Mazzarella. In particolare fu Franco Mazzarella di San Giorgio anche a nome di Franco Mazzarella figlio di Gennaro a far conoscere tale volontà dei Mazzarella. Per decisione dei Mazzarella il comando delle zone da loro controllato e’ assegnato a ai diretti discendenti dei capostipite oppure ai piu’ vicini parenti, soprattutto per la zona di Sopra Le Mura Porta Nolana. Quando parlo della zona di Porta Nolana, intendo Piazza Mercato e le zone limitrofe, come il Corso Umberto dal lato controllato dai Mazzarella… Voglio precisare che i Mazzarella non sono così uniti fra di loro, avendo cose che li separano: i capostipite fratelli Mazzarella Gennaro (padre di Francesco, di un altro fratello e di una sorella, moglie del Criscuolo Alfonso), Vincenzo (padre di Michele), e o’ scellone (Ciro, ndr) (padre di Luciano e di Bruno). La famiglia di Gennaro gestisce la zona di Porta Nolana e zone limitrofe, ricevendo quote da San Giovanni a Teduccio; la famiglia di o’ scellone (Ciro, ndr (padre di Luciano e di Bruno) ha gestilo la zona di Santa Lucia ed anche parte del Pallonetto (in quest’ultima zona del Pallonetto si sono distaccati e comandano ora gli Elia); la famiglia di Mozzarella Vincenzo (con il figlio Michele) gestiscono la zona di Forcella ed hanno il controllo della Maddalena, soprattutto. dopo il mio arresto. Le zone limitrofe come San Gaetano e via Duomo, San Biagio dei Librai e Porta Anticaglia, San Giovanni a Carbonara, Carriera Grande, Porta Capuana e zona della Ferrovia sono sempre controllate da Mazzarella Vincenzo. A Carriera Grande alla famiglia Papi è consentilo trafficare in droga con la pretesa dei Mazzarella di essere riforniti oppure nei casi in cui i Mazzarella disponevano di grossi quantitativi di droga procurati attraverso loro fonti, i Papi erano costretti ad acquistarla in parte. Vincenzo Jr.Mazzarella nel periodo in cui era libero consentiva che la gestione della droga fosse di pertinenza della famiglia Papi. La zona della Ferrovia è controllata da tre fazioni criminali: il lato dove c ‘e’ il bar Messico è gestito dai Contini e dai Licciardi; il lato di fronte il bar Messico è gestito dalla famiglia di Alfonso Criscuolo, genero di Mazzarella e da Raffaele Caldarelli; il lato che conduce al Mercatino, dalla statua di Garibaldi a scendere verso Corso Umberto e verso Carriera Grande con al centro la Maddalena, dove c ‘e’ per i Mazzarella o ‘paciano, è controllato dalla famiglia di Vincenzo Mazzarelaa e dal figlio Michele. Nel corso del tempo vi sono stati vari reggenti.- Paolo Ottaviano, Gennaro Mazzarella, detto bomba a mano, figlio di un cugino di Vincenzo, Barile Salvatore, Luciano Mazzarella (figlio di Ciro), Andrea Ottaviano ed Oreste Fido con delega diretta della moglie di Vincenzo Mazzarella, Antonietta, suocera di Marianna Giuliana. Un tempo anche Marianna Giuliano ha gestito l ‘intera situazione. Ritornando ad Alfonso Criscuolo, ricordo che prima della sua uscita dal carcere, dopo la morte di Andrea Offaviano, a capo della zona di Porta Nolana si è insediato Peppino o ‘biondo figlio di a’ Telecamera, persona ammazzata dal gruppo dei Palazzo-Sarno. Fu insediato da me, che pero’ accettai il suggerimento, non conoscendolo, da Luciano Mazzarella, da Fabio D ‘Amico, da Sollo Raffaele e Del Prete Alessandro (padre) e Del Prete Salvatore (figlio), con l ‘intesa che all ‘uscita dal carcere di Criscuolo gli avrebbe lasciato il posto ed avrebbe dovuto affiancarsi a lui, cosa che è avvenuta … Prima di Peppe o’ biondo, la zona era gestita da Antonio Sarnelli, Lucianiello Barattolo (figlio di una Mazzarella), un salumiere che lavora con Ottaviano Andrea, Antonio Macri, Massimo Castellano detto o ‘marocchino e Fabio Veronese. Uscito dal carcere Peppe o’ biondo dovettero spostarsi per decisione dei Mazzarella a Forcella ed alla Maddalena…”.
(nella foto il capo della famiglia, Ciro mazzarella ‘o scellone)