“Mi disse che i carcerati più importanti li avrebbe mantenuti tutti lui. Da quando Ciro Mariano è detenuto, e fino all’inizio della mia collaborazione, non è mai mancato un mensile neppure alla signora Tecchio, moglie di Ciro Mariano”. Parole di pentito, parole di Maurizio Overa, ex braccio destro di Marco Mariano, collaboratore di giustizia pure lui da qualche mese. Il “lui” in questione è Eduardo Contini ‘o romano superboss del Vasto-Arenaccia e fondatore insieme con i suoi cognati dell’Alleanza di Secondigliano. Il collaboratore di giustizia Maurizio Overa ha spiegato ai magistrati in un verbale del 12 luglio 2016 e agli atti del processo contro il clan Contini, quali sono le dinamiche e gli accordi trasversali della cosca dei Quartieri Spagnoli con i Contini e con Secondigliano. Una novità investigativa e narrativa che lascia spazio a molte interpretazioni. Ha spiegato Maurizio Overa: ” … Era il 1993 incontrai, nei pressi dell’hotel Ausonia, Eduardo Contini e Pietro Licciardi. Io ero in seria difficoltà per la guerra in atto ai Quartieri e non riuscivo più a mantenere tutti. Contini mi disse che i carcerati più importanti li avrebbe mantenuti tutti lui. E dunque, da quando è detenuto Ciro Mariano e fino alla mia collaborazione, nel 2016, non è mai mancato un mensile alla Tecchio, moglie di Ciro Mariano…Prima erano cinque milioni al mese, poi 2.500 euro, sempre mensili. Anche alla moglie di Vincenzo Russo (uno dei primi scissionisti dai Mariano) è stato assicurato lo stipendio da Eduardo Contini… ma non solo le donne ricevevano le ‘mesate’ dai Contoni, lo stesso Marco Mariano aveva 1.500 euro al mese dai Contini, e 1.000 al mese dai Licciardi. Per i Contini pagavano prima Salvatore Botta, che conosco bene come esponente di rilievo del clan, e di recente Vincenzo Tolomelli, attualmente uno dei responsabili dei Contini. Anche se nel clan la voce in capitolo più importante ce l’aveva il figlio di Patrizio Bosti, ‘Ettoruccio ’o russo’, che per me, fino al momento del mio arresto nel 2015, era il vero reggente del clan”.