L’allarme del sindaco: “Capri rischia di scoppiare, servono misure speciali”

 “Un provvedimento speciale che ci dia la possibilità di governare il nostro territorio” per “assicurare, anche con interventi normativi e strumenti idonei, il decoro urbano e la sostenibilità dei flussi turistici a Capri”: lo chiede il sindaco di Capri, Gianni De Martino, sottolineando che l’isola “come altre famose mete turistiche nazionali rischia di scoppiare e noi abbiamo il dovere di intervenire. Sostenibilità e decoro vanno a braccetto: di certo non si può parlare di decoro quando una città o una isola non diventano sostenibili proprio dal punto di vista della ricettività”. “Abbiamo la necessità – ha aggiunto De Martino – di porre un limite, e per questo chiediamo più autonomia nella gestione del nostro territorio, perché l’ente locale è il responsabile, il custode e soprattutto il migliore conoscitore di se stesso”. Da qui il suo grido d’allarme alle istituzioni nazionali: “Potrebbe sembrare un controsenso ma senza un limite Capri rischia di scoppiare. Lo chiediamo ormai da anni: gli sbarchi arrivano anche a 13mila in un giorno, creando caos e congestionamento. A volte i turisti sono costretti ad attendere anche un’ora nella zona portuale, e questo non è più accettabile”. Il sindaco di Capri ha quindi ribadito: “Il Comune di Capri chiede la possibilità non di chiudere al turismo di massa ma di razionalizzare gli arrivi. Occorrono certamente nuove soluzioni di mobilità interna, ma innanzitutto occorre porre un limite. Perché se il territorio viene aggredito il decoro non sarà più possibile garantirlo. Per questo, di concerto con altre importanti realtà turistiche italiane, chiederemo un provvedimento speciale che ci dia la possibilità di governare il nostro territorio”, ha concluso De Martino.


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