Una cricca quella di imprenditori nel settore della ristorazione e dell’edilizia, dipendenti comunali e funzionari della Soprintendenza di Napoli per chiudere un occhio, anzi due, su lottizzazioni abusive e abusi, realizzando strutture ricettive di pregio a Lettere e in altri Comuni dei Monti Lattari. E’ l’indagine della Procura di Torre Annunziata nei paesi ameni dove proliferano strutture alberghiere perlopiù votate ai banchetti nuziali e alle feste in famiglia. Nei giorni scorsi, uno dei primi filoni aperti dalla Procura oplontina è arrivata a conclusione e riguarda dodici persone tra le quali, il principale indagato, l’imprenditore Antonio Passarelli, il cui nome è venuto fuoti anche nell’ambito del processo sull’omicidido Tommasino. Il pentito Renato Cavaliere ha raccontato di un mega parcheggio che l’impreditore avrebbe dovuto realizzare a Vico Equense mettendosi contro il clan D’Alessandro. Nel mirino la trasformazione di un palazzo antico in albergo, a Lettere, nei pressi del Municipio. Ma l’indagine della Procura di Torre Annunziata, riguarderebbe almeno 35 persone. Piccoli paradisi immersi ne verde e in zone tutelate paesaggisticamente sarebbero sorti con la complicità di dipendenti comunali e funzionari che avrebbero dovuto tutelare paesi paesaggisticamente straordinari. Nell’indagine che vede decine di indagati si ipotizzano i reati di lottizzazione abusiva, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Nel mirino molti imprenditori del settore ristorazione, finiti nel mirino dopo opere edili mai sanate e richieste di condono avanzate fuori dai termini. Il paese finito per prima nel mirino della magistratura è Lettere, il paese dalla vista mozzafiato sulla valle dove sono proliferati locali, ormai famosi, punto di riferimento degli sposi di tutta la Campania. Proprio quei locali sarebbero stati realizzati o ampliati in dispregio dei vincoli paesaggistici, con la complicità di funzionari della Soprintendenza e dipendenti comunali. A sostenerlo i magistrati della procura di Torre Annunziata che in questi giorni stanno inviando 12 avvisi di garanzia. Cinque gli albergatori, tutti notissimi e titolari di strutture di lusso, finiti nel mirino della Procura di Torre Annunziata. Diversi i filoni di inchiesta con almeno 35 indagati. Il primo filone riguarda il noto imprenditore edile Antonio Passarelli, 85enne di Casal di Principe, ma conosciutissimo per i suoi interessi nell’area stabiese. Nei guai anche la moglie per una lottizzazione abusiva che riguarda un edificio di Corso Vittorio Emanuele III, nei pressi del municipio. Dal 2006 sarebbero stati effettuati diversi lavori edili allo stabile un fondo rustico e ad un terreno agricolo che sarebbe anche stato in parte sbancato con l’installazione di serre, l’abbattimento di muri originari e la creazione di una stradina d’accesso, ma anche con un piccolo anfiteatro per eventi all’aperto. Un palazzo che doveva diventare una struttura alberghiera di lusso al centro di Lettere. Per realizzare l’affare – secondo quanto sostiene il pm Rosa Annunziata – Passarelli si sarebbe avvalso della complicità del responsabile dell’Ufficio Tecnico Sabato Fontana e del dipendente comunale, del settore antiabusivismo, Luigi Gaglione, che rilasciarono alcune autorizzazioni senza tener conto dello stop della magistratura. Vi sarebbe poi la complicità di alcuni funzionari della Soprintendenza come Donato Calicchio e Rosaria Crescenzio, entrambi in forza ai Beni paesaggistici, che valutarono positivamente le richieste di Passarelli, senza tenere conto dei precedenti dinieghi. Nell’inchiesta anche titolari di imprese edili e tecnici che hanno redatto le pratiche edilizie. Passarelli, difeso dall’avvocato Francesco Pietropaolo De Rosa, ha chiesto di essere interrogato per spiegare che i permessi ottenuti, e l’iter burocratico è corretto e legale. Tra gli indagati figurano anche l’architetto Antonio Coppola, ex assessore della Giunta Bobbio a Castellammare.