Massa Lubrense, truffa sullo smaltimento dei rifiuti: indagata la ditta e i tecnici del comune

 Smaltimento irregolare dei rifiuti prodotti durante le opere di restauro di manufatti e abbattimento di barriere architettoniche nell’area archeologica di Punta Campanella del Comune di Massa Lubrense: scatta il sequestro preventivo sui conti correnti di una società di Sant’Agnello, operante nel settore delle costruzioni edili per circa 90.000 euro. A eseguirlo il comando provinciale di Napoli del Corpo forestale dello Stato: il provvedimento è stato emesso dal gip di Torre Annunziata, su richiesta della Procura oplontina. L’indagine, avviata nel 2015, è nata da un controllo sulla corretta gestione dei rifiuti prodotti nell’esecuzione di lavori pubblici nell’area archeologica, che ha messo in evidenza, attraverso l’esame della documentazione ambientale e fiscale, non solo la possibile illecita gestione dei rifiuti, dei quali si sarebbe persa ogni forma di tracciabilità, ma soprattutto una presunta truffa perpetrata ai danni dello Stato attraverso una falsa contabilizzazione degli stessi. I costi dello smaltimento dei rifiuti, infatti, sarebbe stati integralmente pagati alla società sebbene essi non siano stati mai trasportati in discarica. ”Per i fatti in questione – si legge in una nota diramata dal comando provinciale di Napoli del Corpo forestale dello Stato – si profilano responsabilità penali, in ordine ai reati di truffa aggravata e falso in atto pubblico, anche a carico dell’ufficio Tecnico del Comune di Massa Lubrense”.

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