Napoli, Arcuri: “A Bagnoli bonifiche entro il 2019, rigenerazione dopo il 2020”

“Da 23 anni, da quando la fabbrica ha chiuso Bagnoli ha smesso di essere utile e non è tornata ad essere bella”: è l’ad di Invitalia Domenico Arcuri, a riepilogare cosi’ il nulla di fatto nell’ex area industriale per cui adesso è stato approvato il programma che vede l’inizio della rigenerazione urbana a partire dal 2020. “In 23 anni a Bagnoli non è successo nulla, abbiamo usato 300 milioni di euro per fare opere mai collaudate e una parte della cifra è stata usata per fare una bonifica che è stata interrotta perchè organi preposti hanno detto che non era stata fatta secondo le norme”. “Il governo a dicembre – ha spiegato Arcuri intervenendo al convegno sull’Innovazione in corso a Capri- ha nominato un commissario e un soggetto attuatore che è Invitalia che ha ricevuto l’incarico di fare un programma di bonifica e rigenerazione urbana: in quattro mesi abbiamo presentato al governo un programma, approvato ad aprile. Il modello di azione prevede: le bonifiche entro il 2019; le infrastrutture entro il 2020 e la rigenerazione urbana, dopo il 2020”. “Abbiamo azzerato la cultura di edilizia residenziale perchè a Napoli non serve, la colmata non ci sarà piu’, abbiamo dismesso la velleità di rubare un altro pezzo di mare ma abbiamo progettato un porto turistico sotto l’isolotto di Nisida” ha riassunto Arcuri.   “Si tratta della più grande operazione di bonifica e di valorizzazione che viene realizzata in Italia per restituire ai napoletani, in tempi ragionevoli, un luogo di bellezza e di utilità. Per questa ingente operazione c’è un forte e convinto investimento del Governo in capitale umano ed economico”, ha concluso.

 


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