Napoli, clan Contini: chiesti quasi tre secoli di carcere

Una mazzatta, quasi tre secoli di carcere per i 24 imputati del clan di Eduardo Contini ‘ o romano che controlla la zona del Vasto-Arenaccia che hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato. Accusati di importare fiumi di droga dalla Spagna e dall’Olanda furono arrestati nel corso del maxi blitz del 6 marzo scorso che portò in carcere 33 persone. Tra questi ci sono Antonio Aieta cognato del boss Eduardo Contini ‘o romano, Ettore Bosti ‘o russ, considerato il reggente della cosca fino al suo arresto, Salvatore Botta, il contabile della cosca, Umberto Falanga il referente del Borgo Sant’Antonio Abate, Antonio Cristiano altro elemente del vertice del clan e poi gli alleati della Torretta, come il boss Rosario Piccirillo ‘o biondo, e poi ancora i boss dei Tolomelli, Giuseppe e Vincenzo. Le pene maggiori sono state richieste nei confronti di Antonio Aieta, Vincenzo Tolomelli, Ettore Bosti e Antonio Grasso. Per tutti il pm ha previsto una condanna a 20 anni per droga e 9 per armi. Sono state le dichiarazioni dei pentiti tra i quali i commercianti Giuseppe e Teodoro De Rosa padre e figlio che per anni hanno coperto e pagato le latitanze degli uomini di vertice della cosca e poi Carmine Esposito che hanno inchiodato in maniera defintiva la cosca egli imputati in questo processo. Ma il blitz e l’inchiesta scattò  grazie all’imprenditore floreale Felice Barra(anche lui a processo e  per il quale il pm della Dda ha chiesto 9 anni di carcere) che inconsapevolmente e non sapendo di essere intercettato aveva  delineato alla Dda di Napoli il quadro dei nuovi affari della cosca dei Contini: “…Dopo venti anni si sono dovuti adeguare pure loro, hanno dovuto mettere pure loro la roba”.Dalle indagini della Dda e grazie ai numerosissimi pentiti è emerso che il clan Contini aveva iniziato a importare droga dall’Olanda, in modo particolare l’amnesia per i giovani, e cocaina e marjiuana dalla Spagna mettendo in piedi lucrose piazze di spaccio nel Vasto, all’Arenaccia, a San Giovanniello, nel Buvero e ai Ponti Rossi diventando anche i fornitori per le piazze della Torretta attraverso il clan Piccirillo e della Sanità e di Materdei grazie ai Tolomelli.

LE CONDANNE

Aieta Antonio 29 anni

Botta Salvatore 20 anni

Bosti Ettore 29 anni

Comitato Salvatore 12 anni

Cristiano Antonio 20 anni

Grasso Antonio 29 anni

Grasso Emanuele 12 anni e 6 mesi

Granieri Gennaro 12 anni e 6 mesi

Guerriero Raffaele 12 anni

Merolla Salvatore 12 anni

Tolomelli Giuseppe 12 anni

Tolomelli Vincenzo (1957) 14 anni

Tolomelli Vincenzo (1987) 29 anni

Poggi Luciano 12 anni

Percope Salvatore 12 anni

Piccirillo Rosario 9 anni

Moscerino Antonio 20 anni

Barra Felice 9 anni

Esposito Giovanni 12 anni

Esposito Giuseppe 9 anni

Maresca Mariano 12 anni e 6 mesi

Schisano Francesco 9 anni

Schisano Giuseppe 9 anni

Pelliccia Giovanni 9 anni


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