Ha ricevuto la promessa di un incontro in tempi brevi con il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, l’operaio di Miano, Antonio Di Tota, vittima innocente della faida di camorra lo scorso anno con un proiettile che gli ha reso praticamente inutilizzabile il braccio sinistro e che da allora non può più lavorare perchè etichettato come camorrista. Ci ha pensato l’inviato de “le Iene Show” , Giulio Golia a rendergli giustizia. Il portale on line de Il Mattino ha corretto il tiro del pezzo scritto all’epoca con la dicitura di vittima innocente cosa che aveva già fatto il sito di Repubblica Napoli. Antonio Di Tota ha raccontato cosa avvenne la sera del 22 novembre scorso in via Lazio a Miano. La trasmissione televisiva di Italia 1 ha anche fatto una ricostruzione virtuale dell’agguato mentre Antonio raccontava l’accaduto. Con lui rimase ferito il vero obiettivo dei sicari Umberto Russo. L’operaio di Miano ha spiegato che mentre fino allo scorso anno lui si recava in chiesa per fare beneficenza ora è costretto a sopravvivere grazie agli aiuti della Caritas. “Voglio solo lavovare e tornare a vivere”, è stata la sua richiesta davanti alle telecamere. E l’inviato de Le Iene si è presentato dal sindaco De Magistris telefonando anche durante la registrazione a Di Tota. Il primo cittadino ha promesso davanti alle telecamere che si interesserà del caso. e quando Golia è tornato a casa Di Tota e ha fatto aprire gli articoli, che erano stati corretti, dai siti internet, sono scoppiati tutti in lacrime: Antonio, moglie e figlia. Una liberazione, la fine di un incubo per un onesto cittadino e la sua famiglia che la mattina si alzava per andare a lavorare e che ha prima ha rischiato la vita e poi l’ha vista trasformarsi in un inferno, senza speranza. Speranza che da ieri sera invece è ritornata grazie a Giulio Golia e a Le Iene Show.