E’ salito agli onori delle cronache in questi giorni perché definito un pericoloso e spietato baby killer e ora per uno dei tanti errori giudiziari rischia di tornare in libertà entro un mese. Si tratta di Francesco V. il 17 enne dei Quartieri Spagnoli in carcere a Catania. Il baby killer è stato condannato a dieci anni di carcere in primo grado per aver ferito per errore il 26 gennaio 2014 Graziano Urzini, vittima di un agguato diretto a Mattia Campanile, ritenuto dal clan Giuliano- Sibillo l’accoltellatore di Alessio Vigorito, vicino alla malavita di Forcella. Venerdì inizia il processo in Appello e quindi tra qualche mese, salvo altri colpi di scena, potrà tornare a casa. Il perché è presto spiegato. Il giovane ora risulta solo indagato a piede libero per l’omicidio di Mario Mazzanti il 26 enne ras delle “Chianche” ucciso dallo stesso Francesco il 3 maggio 2015 in vico Lungo San Matteo. La scorsa settimana era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per quell’omicidio. Ma ieri mattina c’è stato il colpo di scena: il gip Draetta del Tribunale minorile ha accolto l’istanza sollevata dai penalisti Domenico Dello Iacono e Roberto Saccomanno, a proposito di quanto avvenuto in sede di fissazione dell’interrogatorio di garanzia. Venerdì scorso, è stata infatti eccepita un’omessa notifica ai genitori, che – come previsto dal codice – devono essere convocati dinanzi al giudice in quanto titolari della patria potestà. Di fronte all’istanza difensiva, il gip di Catania (interrogatorio si era svolto per rogatoria) prende tempo e aggiorna l’udienza di qualche giorno, andando ben oltre il limite previsto dei cinque giorni. Francesco V. – è il ragionamento fatto dal gip – è ancora detenuto per altro, quindi per lui il limite per sostenere un interrogatorio di garanzia si dilata di dieci giorni. Versione respinta dalla difesa che ha dal canto suo ricordato che il minorenne in questo caso era detenuto non per altra misura cautelare, ma per un cumulo di pene definitive. E quindi appunto tra qualche mese, visto che per lui al momento non ci sono sentenze defintive potrebbe tornare in libertà.Lui che qualche mese fa dal carcere mandava “pizzini” ai “fratelli” che stavano fuori, quelli del clan Sibillo perchè come scriveva voleva prendersi i Quartieri Spagnoli. Scriveva: “Li dobbiamo uccidere appena esco…Non hanno capito che ci pigliamo i Quartieri per sport, perché siamo troppo superiori a loro che non possono neanche pensare, appena vengono un’altra volta, abboffateli di botte questi… noi siamo nati per vincere”. Il pericolo di una nuova faida scatenata dai baby killer è dietro l’angolo.