“Vogliamo bene a Toto’ per averci regalato un antidoto universale contro l’insopportabile tracotanza dei ‘caporali’ e la loro pretesa di misurare il mondo col metro dell’obbedienza; e questo antidoto grandioso e’ la pernacchia. Ah, caro Toto’, che grande invenzione la tua pernacchia, e quanto ci torna utile di questi tempi! A quei ‘caporali’ che non hai mai amato, e che noi sinceramente disprezziamo, riserveremo sempre la nostra piu’ sonora pernacchia, levandoci al tempo stesso il cappello in segno di rispetto per la tua intramontabile grandezza”. Lo scrive su facebook Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, che posta una foto del grande attore napoletano. “Siamo uomini o caporali’- ricorda De Magistris- s’intitolava una celebre commedia degli anni Cinquanta. In quel film Toto’ raccontava i soprusi e gli esercizi di potere meschino che gli uomini a volte subiscono da individui di bassa statura morale dotati di una pur minima autorita’. Pochi sanno che si trattava di citazione autobiografica, legata alle vessazioni che lo stesso Toto’ aveva patito durante il servizio militare”. “Abbiamo deciso d’intitolare a Toto’ la prossima edizione del Maggio dei Monumenti, a cinquant’anni dalla sua scomparsa- dice ancora il sindaco di Napoli-. Il grande Antonio De Curtis ha dato i colori a una certa idea di napoletanita’: la leggerezza dello spirito, l’arguzia bonaria, la risata terapeutica, la ribellione all’ottusita’ del potere; poi, sotto la guida di Pasolini, ha anche rivelato agli scettici il suo volto ‘immensamente umano’. Pochi sanno che Toto’ era un benefattore silenzioso, che – senza esser mai diventato ricco – devolveva i suoi soldi agli orfanotrofi, alle famiglie degli ex carcerati, alle associazioni di beneficenza”.
