Al polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio tutto è pronto. Edoardo Cosenza mostra sui social l’impegno della stretta finale, con la maestosa aula magna appena allestita. Il lavoro di squadra ha funzionato fino alla fine e domani il Campus di Napoli Est è pronto per la nuova avventura firmata Apple. Il corso dell’iOS Developer Academy inizierà, per i primo cento, lunedì mattina, ma domani ci sarà l’inaugurazione. Ad accogliere il governatore Vincenzo De Luca e il sindaco Luigi de Magistris ci sarà naturalmente il rettore della «Federico II» Gaetano Manfredi e il team di docenti che in questi mesi ha lavorato alacremente per la realizzazione della prima scuola europea per sviluppatori di app in partnership con la società di Cupertino. Ufficialmente per ora toccherà al ministro Stefania Giannini rappresentare il governo, eppure c’è chi vorrebbe il premier Matteo Renzi pronto a tagliare il nastro del suo progetto più importante per il Sud e per i giovani su cui ha puntato. Di certo non mancherà Francesco Nicodemo, che ha fatto da collante tra Università e Apple, affinché il progetto prendesse il via velocemente e attecchisse nell’area urbana giusta. Saranno presenti naturalmente anche i vertici europei della società californiana insieme alla senior manager di origini turche Sernur Tatari, che ha spiegato fin dall’inizio la mission al rettore e ai docenti del Politecnico coinvolti nella partnership. Per il debutto arriverà Lisa Jackson, ovvero colei che riporta direttamente al Ceo Tim Cook tutte le iniziative connesse alle problematiche ambientali dell’azienda. E Cook? Rumors insistenti vogliono l’amministratore delegato di Apple in Europa proprio nelle prossime ore. E c’è chi afferma abbia già visitato in forma strettamente privata il Campus di Napoli. Quello che conta più di tutto però è che San Giovanni a Teduccio sia il luogo dove sta avvenendo una rivoluzione non da poco. «È un momento storico» ammette Manfredi. «Questa splendida avventura con Apple è la dimostrazione che esiste una Napoli vincente, che offre speranza ai giovani e una prospettiva di lavoro concreta. È solo il primo passo, molti altri stanno arrivando». E a sentire i nomi con cui si sta creando «il progetto industria 4.0» vengono i brividi: è cosa ormai fatta per avere qui Cisco, il colosso mondiale nella fornitura di apparati di networking. Il Ceo Chuck Robbins ha scelto Napoli per «realizzare qui tutto un settore dedicato al digitale». Uno sviluppo che vedrà coinvolte anche società come General Electric, Avio, Hitachi e perfino Adler e Fca, «tutte interessate ai nostri giovani e a investire sulle menti che cresceranno nelle università campane, coinvolte per rendere Napoli Est leader del settore tecnologico e digitale». Una rivoluzione che «sta avvenendo così rapidamente che o ci lavoriamo subito o perdiamo treno. E dobbiamo farlo tutti insieme: governo, comune, regione, mondo dell’impresa, università». Niente più fuga di cervelli insomma, come ribadito nel party di domani pomeriggio sulla scia del contest «ho scelto Napoli», hashtag per un breve video da inviare sui social per spiegare le ragioni del perché si resta, che mette in palio un iPhone7. Poi aperitivi, street food e tanta musica per la lunga notte di Napoli Est, tra cui Simone Spirito e Jossa insieme ai dj della movida partenopea come Edo Baccari, Peekay, Alex Romeo, Giorgio Bracci e Dj Cerchietto. E poi i cittadini del quartiere, «che in questi mesi ci hanno sostenuto e incoraggiato in ogni nostro passo» confessa il rettore Manfredi. «Loro sono stati i primi a credere che questo quartiere aveva le carte giuste per diventare il polo tecnologico di Napoli. E ora anche le aziende ci stanno credendo».(fonte il mattino)