Castellammare di Stabia. Pescatori di datteri denunciati dagli uomini della Guardia Costiera di Castellammare che hanno sequestrato un quintale di frutti di mare appena pescati nelle acque di Punta Campanella. Dopo una lunga indagine portata avanti dal nucleo di polizia giudiziaria, sono stati denunciati 3 datterari di Castellammare di Stabia nel quartiere Acqua della Madonna. I tre pescatori provenivano dall’Area marina protetta di Punta Campanella con 100 chilogrammi di datteri, per un valore di oltre 10mila euro. I pescatori di frodo indossavano ancora tute d pinne per le immersioni in mare. A bordo di un motoscafo hanno raggiunto la penisola sorrentina e a colpi di martellate hanno cavato dagli scogli i frutti di mare di cui è proibita la vendita. Secondo la Guardia Costiera li avrebbero rivenduti ai ristoratori della zona ricavandone circa 10mila euro. I mili- tari della Capitaneria, comandata dal capitano di fregata Guglielmo Cassone, hanno denunciato L.S. di 56 anni, D.L. di 35 anni e D.G.A. di 58 anni, già pregiudicati per reati simili. I tre sono stati sorpresi con l’ingente quantitativo di molluschi protetti e tutto l’equipaggiamento necessario per pescare e devastare la costa, tra cui bombole, utensili vari (pinne, torce elettriche subacquee, caschi di protezione subacquei, manichette di respirazione), per un valore totale di circa 15mila euro, oltre a alcune pietre asportate con sedimenti corallini. Tutto il materiale è stato sequestrato compreso l’imbarcazione da diporto utilizzata per raggiungere le località della costiera da “saccheggiare”, nonché il potente motore fuoribordo installato sul motoscafo, della potenza di quasi 100 cavalli. I tre sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per una serie di reati tra cui ricettazione e danneggiamento ambientale.