Si cerca attraverso le immagini delle telecamere di identificare gli autori del raid dal barbiere di corso Duca d’Aosta, che secondo gli investigatori mirava a uccidere un cliente in quel momento all’interno. Ma le indagini sugli ultimi giorni di fuoco nel quartiere, con un doppio “botta e risposta” tra i clan in guerra, proseguono speditamente per dare un volto e un nome a tutti coloro che hanno commesso reati. Sullo sfondo ci sono le tensioni tra i Romano e i Marfella- Pesce, cominciate l’anno scorso con il ferimento di Salvatore Romano detto “muoll muoll”. Come riporta Il Roma l’agguato fallito dal barbiere è solo l’episodio più grave di un fine settimana da incubo per una parte dei residenti di Pianura. Tanto per non farsi mancare niente, in via Grottole si sono verificate due intimida- zioni pressi del cancello d’ingresso del par co in cui abita Salvatore Romano: prima gli spari e poi, a distanza di 36 ore circa, un in- cendio doloso davanti al cancello. In mezzo c’era stata un’incursione di affiliati al clan in via Cannavino, strada sotto l’influenza dei Marfella-Pesce, con minacce agli abitantidella zona: “dopo le 20, coprifuoco. Non uscite o sono guai”.
Su tutte e quattro le gravi vicende sono in corso indagini per identificare i responsabili da parte dei poliziotti della Squadra mobile della questura e dei colleghi del commissariato Pianura: l’agguato fallito dal barbiere e le minacce in via Cannavino sarebbero state compiute da esponenti dei Romano mentre gli spari e l’incendio sarebbero opera dei Marfella- Pesce.