Quanto costa comprare casa a Napoli? A determinare il valore dell’immobile, quadratura a parte, è ovviamente il quartiere. Così, per esempio, se un acquirente volesse comprare casa a Posillipo, troverebbe, come valore di mercato, fino a 7mila euro a metro quadro. Sono i dati del rapporto del Listino Ufficiale Immobiliare del I Semestre 2016 realizzato dalla Borsa Immobiliare di Napoli (Bin) e presentato oggi nella Camera di Commercio partenopea. E ancora per fare qualche esempio, comprare casa a Chiaia, a seconda poi della strada può costare fino a 8500 euro in via Caracciolo e via Calabritto. In corso Umberto un’abitazione può costare fino a 4mila euro a metro quadro. In Via Duomo, il costo a metro quadro arriva a 2900 euro, mentre in via Pessina e nella zona di piazza Bellini il costo è fino a 3500 euro a metro quadro. E ancora: comprare casa in via Foria e in zona piazza Cavour, può costare fino a 2500 euro. Se si desidera vivere in via Toledo, occorre fare attenzione al tratto di strada: se, infatti, si predilige la parte pedonale, il costo è di 4500 euro a metro quadro mentre, per quella non pedonale è di 3700 euro. Prezzi fino a 6300 euro a metro quadro nel quartiere Vomero, in piazza Vanvitelli e via Scarlatti oppure 4800 euro in piazza Medaglie d’Oro. I prezzi, già in calo come segnalato nello studio, tendono poi a diminuire se, dal centro, ci si sposta verso i quartieri più periferici. Un esempio? A San Giovanni a Teduccio o Ponticelli comprare casa costa un massimo di 1500 a metro quadro; a Barra fino a 1400. Stessi valori per i quartieri Miano, Secondigliano, San Pietro a Patierno e, più in generale, per l’area nord di Napoli. Tra Soccavo e Pianura, i prezzi oscillano dai 1800 di Pianura ai 3000 euro a metro quadro per via dell’Epomeo a Soccavo. A Bagnoli il costo può oscillare tra i 2mila euro e i 3100 euro a metro quadro, mentre a Fuorigrotta si parte da una base di 2mila euro per arrivare a un massimo di 3500 euro. In generale, però, secondo quanto fotografato dal rapporto, i prezzi sono in calo un po’ ovunque, in città, con l’eccezione dei quartieri Vomero e Arenella. Le rilevazioni confermano un decremento medio dell’1,8% dei valori di compravendita nella Municipalità 1 (Posillipo – Chiaia – San Ferdinando), mentre i valori locativi evidenziano un momento di ‘pausa’ nei quartieri Posillipo e Chiaia, e un decremento del 3,4% in quello di San Ferdinando. Riduzione dei valori anche nel cosiddetto “Centro storico” (Municipalità 2 e 3) con picchi di flessione dei valori di compravendita fino al 3.8% nei quartieri Porto e Montecalvario. Sono, invece, pressoché stabili i valori locativi con una media del meno 0,2%, fatta eccezione per il quartiere Porto con un calo del 2,2%. La ripresa del valori, con il +1% delle compravendite , è stata registrata nei quartieri Vomero e Arenella (Municipalità 5) che confermano il trend in aumento anche nelle locazioni con un +2%. L’area Napoli Est evidenzia una generale stasi dei valori residenziali, tranne nel quartiere di Ponticelli, dove si riscontra una riduzione dei valori di compravendita del 2%, mentre il quartiere di Poggioreale e Zona Industriale -3,2%. Decise riduzioni dei valori si riscontrano nell’area Nord di Napoli, ossia la Municipalità 7 che evidenzia una riduzione media del 3% per le compravendite e del 3% per le locazioni e la Municipalità 8. Ma dove conviene comprare in questo momento? Clemente Maria Del Gaudio, amministratore delegato della Bin, spiega che, a suo avviso, “è il centro storico” a farla da padrone. “Al di là degli sviluppi attesi da anni per la riqualificazione del centro storico di Napoli – ha affermato – il migliore obiettivo per chi volesse comprare, sarebbe puntare su quest’area sia per scopo residenziale sia per eventuali investimenti”.