Sant’Antimo, la mamma di Stefania: “Era tutto premeditato, lui era un provocatore e la picchiava sempre”

Stefania Formicola veniva picchiata dal marito, spesso. Ma non lo aveva mai denunciato “per paura, per paura che succedesse quello che poi è successo, per paura che diventasse più violento”. A raccontarlo, a diversi siti web, è la mamma della donna uccisa, stamattina a Sant’Antimo, dal marito. “Ti provocava affinché tu facessi un gesto non consono, per arrivare a fare quello che voleva fare – denuncia la mamma della vittima – tutto quello che ha fatto era tutto premeditato”. “A casa non stava tornando – aggiunge – è tornato senza la macchina e stamattina ha aspettato che mia figlia uscisse di casa per farsi accompagnare”. Ammette, la mamma di Stefania, di averla vista diverse volte ferita: “Mi diceva che si erano presi a botte ma non l’ha mai denunciato per paura che succedesse quello che è successo”. “Lui si beffa della legge – conclude – non deve uscire da galera, altrimenti esce morto. Io non voglio niente ma i miei nipoti, e non me li deve togliere nessuno”-

Non c’è nessuna denuncia a carico di Carmine D’Aponte l’uomo che stamattina ha ucciso la moglie Stefania Formicola. Lo confermano i carabinieri che però parlano di un’altra denuncia che l’omicida ha presentato a carico del suocero. D’Aponte, infatti, secondo quanto ricostruito dai militari, avrebbe infatti denunciato il papà di Stefania per minacce subìte. Erano tesi e molto i rapporti tra D’Aponte e la famiglia. I due coniugi vivevano nello stesso palazzo ma in abitazioni diverse: vivevano, dunque, separati.


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